Filosofia cristiana medievale

Appunti sulla filosofia cristiana medievale, la filosofia greca, su Sant'Agostino, dalla Patristica alla Scolastica, su San Tommaso, l'Umanesimo e il Rinascimento, su Nicola Cusano, su Marsilio Ficino, su Pico della MIrandola e su Machiavelli (4 pagine formato docx)

Appunto di reirayuu

FILOSOFIA CRISTIANA

Filosofia.

Filosofia Cristiana e Medioevo
Nel filosofia medioevale il tema centrale è Dio nel senso religioso del termine mentre i Greci, inventori della filosofia trattavano di un Dio in termini più filosofici. Nasce quindi la teologia che tratta temi religiosi avvalendosi del discorso filosofico.
I greci ponevano alla base del loro pensiero la ragione infatti il pensiero greco era fondamentalmente razionale.
Avevano fiducia nell’uomo e nelle sue capacità conoscitive. I temi principali riguardavano l’uomo, Dio e la creazione del mondo. Alla nascita del Cristianesimo abbiamo in concomitanza la nascita della teologia riprendendo la filosofia greca ma adattandosi al pensiero ebraico-cristiano. Il neoplatonismo è ciò che fa da raccordo tra filosofia greca e teologia. L’interprete principale è Sant’Agostino, infatti da lui in poi ci sarà una fase di rottura tra pensiero greco e cristiano in quanto la religione cristiana pone alla base la fede e non la ragione in cui i fedeli sono strettamente legati ai dogmi ossia delle verità inalienabili che non possono essere messe in discussione. Alcuni dei principali sono il tema della trinità, la creazione, i sacramenti; essi portano al problema che anche oggi ci poniamo tra fede e ragione. Abbiamo lo sviluppo di tre scuole di pensiero: la patristica con Sant’Agostino, la mistica e la scolastica con San Tommaso e Sant’Anselmo.

LA PATRISTICA CARATTERI GENERALI

La patristica, cui fondatore è appunto Sant’Agostino, deriva dai padri delle chiese che codificavano i dogmi della religione; oltre a dover fare ciò dovevano proteggere i loro principi dalle eresie in quanto venivano molto colpiti dal paganesimo. I padri difensori delle teorie cristiane erano gli Apologisti. Essi comprendono le tre religioni del libro: l’ebraismo(Torà e Talmud, Vecchio testamento) i cristiani (la Bibbia) e gli islamici (Corano). L’ebraismo è il centro di tutte le religioni ed è fondato sulle scritture sacre e sulla fede. Essi aspettano il messia, Maometto, perché sono rimasti al vecchio testamento. Il punto focale di questa fede era l’ascolto della parola di Dio e ciò che viene udito implica la libera accessione. Il cristianesimo invece implica una conversione ossia una svolta decisiva da dove non si può più tornare indietro.

Filosofia cristiana: riassunto

CRISTIANESIMO E FILOSOFIA GRECA

Sant’Agostino. Periodo degli apologisti e dei padri della chiesa. Una figura di spicco di questo periodo è Sant’Agostino, era un bravissimo relatore e avvocato diventando una figura molto importante nel suo campo; grazie a ciò incontrerà poi Sant’Ambrogio a Roma. Inizialmente non era Cristiano ma successivamente si converte grazie alla madre e diventerà poi vescovo. La sua vita e il suo pensiero vanno di pari passo. Scrisse le confessioni di Sant’Agostino in cui metto per iscritto il suo percorso interiore. Nasce in africa e diventa avvocato a Cartagine diventando poi professore di retorica aiutando l’imperatore nei suoi discorsi. ottiene la cattedra Italia a Roma e convertitosi al cristianesimo torna in africa e apre un monastero dove si dedica alla stesura delle opere.

FILOSOFIA MEDIEVALE

Ricordiamo le confessioni e Città di Dio. In un primo periodo aderisce al manicheismo in cui i principi fondamentali della realtà sono il bene e il male, mondo materiale è male e il mondo spirituale è bene. Successivamente passa al neoplatonismo di cui riprende il problema del male.

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