La filosofia dei presocratici: riassunto

Descrizione della filosofia dei filosofi presocratici: Talete, Anassimandro, Pitagora, Eraclito, Parmenide, Zenone di Elea, Democrito, i Sofisti e Protagora (4 pagine formato doc)

Appunto di chiaraa4

LA FILOSOFIA DEI PRESOCRATICI

Filosofi presocratici.
Talete.

VII-VI sec. a.C. Mileto
Usa un metodo induttivo (dal particolare al generale).
Ha doti in matematica e conosce la cultura orientale.
Il suo archè (principio fondamentale) è l’acqua. Essa ha dato origine alla vita, non cambia. È l’inizio di tutto.
Secondo Talete, non esiste differenza tra la materia animata e non animata.
Ilozoismo: natura unitaria con un solo principio. Tutto vive, tutto è animato.
ANASSIMANDRO. 610 a.C. Mileto
Egli dimostra che Talete ha torto.
Usa un metodo deduttivo (dal generale al particolare).
Anassimandro è apprezzato e oggetto di grandi studi. È scienziato e governatore di una città. È inoltre un personaggio versatile.
Il suo archè è l’Àpeiron senza fine, indefinito. À= negazione. Peiron= confine/limite.
Va contro i principi di Talete perché essendo l’acqua un principio empirico, non può essere una “cosa tra le cose”. Anassimandro sostiene che il principio che spiega l’inizio di tutto non può essere qualcosa di specifico e concreto.

I presocratici: chi sono

APEIRON: SIGNIFICATO

Àpeiron:
-    non si può determinare.
-    Non è soggetto al tempo, quindi viene intero come tempo e non come spazio.
-     Anassimandro è convinto che, come tutto si è diviso, tutto tornerà all’àpeiron (indifferenziato).
-    All’inizio era tutto unito, distinto e con il tempo le cose si sono divise.
-    Qualcosa di indeterminato che ha dato origine a tutte le determinazioni.
-    La logica del mondo di Anassimandro è l’alternanza di opposti, relativo allo scorrere del tempo e si delimitano tra di loro.

Le fonti sulla filosofia presocratica: riassunto

I PRESOCRATICI: RIASSUNTO

PITAGORA. Nasce a Samo (coste della Turchia) nel 575 a.C.
Pitagora conosceva molte culture perché viaggiava molto. Tenta di allestire una scuola ma l’idea va a monte. Viene fondata una scuola pitagorica nella Magna Grecia (Italia Meridionale). La scuola pitagorica rappresenta un’eccezione nella filosofia greca. La scuola di Pitagora era una scuola chiusa poiché per entrare bisognava attraversare un processo di purificazione personale e ideologica.
Entrare nella scuola significava prendere gli insegnamenti di Pitagora come leggi. Era però una scuola aperta ad entrambi i sessi. Anche i pitagorici vanno alla ricerca dell’archè. Nella scuola si dividevano gli acusmatici (ascoltatori) dai matematici (coloro che potevano fare domande e gli venivano insegnate dottrine più profonde).
Quello che viene chiamato archè dai pitagorici non può essere una cosa concreta. Pitagora crede che l’archè sia il NUMERO. Questo perché il numero è misurabile, credono che l’archè si trovi nel numero perché la misura è un concetto su cui tutti si possono mettere d’accordo. Lo studio dell’aritmo geometria in modo teorico e fine a se stesso è nato con i pitagorici.
Pitagora crede che il cosmo è un ordine perché tutto quello che contiene si può ridurre a misure, e quelle misure sono in correlazione con tutte le altre.

I filosofi presocratici: riassunto

I PRESOCRATICI: RIASSUNTO

Le arti liberali si dividono in trivio (arti legate alla logica) e quadrivio (legate alla matematica)
Quelle del trivio sono: grammatica, lessico e letteratura. Quelle del quadrivio: geometria, aritmetica, musica e astronomia.
I numeri sono: rettangolari (se si disegnano figure rettangolari rappresentano numeri pari); quadrati (figure quadrate, numeri dispari).
Aritmo geometria. Per i pitagorici il numero delinea una forma nello spazio. Credono che ogni numero può essere rappresentato, quindi non può esistere la matematica senza la geometria. Il nostro attuale sistema si numerazione deriva da quello arabo che è il più ideale per il commercio.
Per i pitagorici i numeri pari sono illimitati, ma vengono comunque limitati da quelli dispari che sono invece limitati cioè rappresentano una figura chiusa. Per i greci “illimitato” era sinonimo di incompiuto. Nella riproduzione umana, per i greci l’uomo era colui che ha il potere di procreare, mentre la donna viene vista solo come qualcosa che accoglie chi deve nascere.

Mito e logos nella filosofia presocratica

PRESOCRATICI CHI SONO

ERACLITO. Nasce ad Efeso in Asia Minore dove raggiunge molta fama. Era chiamato il filosofo sprezzante. Era un grande critico della democrazia. Tutta la vita di Eraclito era dedita allo studio. Si era infatti isolato dal mondo presso il tempio di Artemide. Aveva una personalità molto forte. È il primo filosofo che si interroga su cosa possa significa essere filosofo. Voleva segnare una differenza tra chi pratica la filosofia e chi no, infatti definiva “svegli” chi la praticava e “dormienti” chi no. Secondo lui, i filosofi si meravigliano di tutto ciò che hanno intorno e si chiedono il perché. Gli uomini comuni non lo fanno. Questa differenza la chiamava “differenza di atteggiamento”. Dormienti: uomo comune che lascia vivere passivamente lo scorrere del tempo e viene facilmente manipolato. Svegli: i filosofi che vivono in modo attivo. Colui che si pone domande sulla vita e che è padrone di se stessi. Non accetta l’ovvietà delle cose.
Zenone di Elea. Zenone è un allievo di Parmenide. Ha elaborato argomenti a difesa del suo maestro, importanti in matematica: Paradossi (para-doxa)=contro l’opinione comune.
1. Massa nello stadio. Scopre l’infinita divisibilità dello spazio. Argomentazione per assurdo: per attraversare uno luogo, una persona dovrebbe percorrere un’infinità di punti in un tempo finito. Non è vero dal punto di vista logico.