La filosofia di Hume: riassunto
Breve riassunto della filosofia di David Hume (2 pagine formato doc)
HUME FILOSOFIA
Condivide il pensiero di Locke, secondo la quale bisogna partire dall’analisi della conoscenza umana per determinarne i limiti e le possibilità. Andando oltre a questa prospettiva sottolinea come l’analisi debba riguardare non il solo intelletto, ma la natura umana in generale, in tutte le sue componenti.Dato che il sapere è prodotto dall’uomo, comprendendone la natura saremo in grado di stabilirne i fondamenti, sia per ambiti come la matematica e la scienza naturale, sia per ambiti più strettamente ad essa correlati, come la logica, la morale e la politica. Hume sostiene la necessità di dover fondare una vera e propria scienza dell’uomo, resa possibile dall’uniformità della natura umana, da costruire con il metodo induttivo proprio della scienza della natura.
Impressioni, Idee Semplici, e Idee Complesse: riprendendo l’empirismo di Locke e sviluppandolo in modo coerente, Hume afferma che la conoscenza deriva dall’esperienza (sensazioni) , sotto forma di Impressioni sensoriali.
Lo scetticismo di David Hume
HUME FILOSOFIA RIASSUNTO
Le Idee sono i ricordi di tali impressioni e vengono perciò definite “Impressioni Sbiadite”, perché meno vivide.
Le Idee Semplici derivano direttamente delle impressioni, quelle Complesse dalla combinazione di più idee semplici.L’unione delle Idee Semplici avviene in base alle 3 leggi dell’associazione: Somiglianza, contiguità nel tempo e nello spazio, relazione di causa ed effetto. L’associazione riguarda le idee e non le cose, perciò non possiamo conoscere la realtà in quanto tale.
Causalità e l’Abitudine: in particolare Hume critica il principio di Causalità, che non riguarda le cose ma le idee. Essa non può essere dimostrato razionalmente né sperimentalmente, perché tutto ciò che vediamo è semplicemente una successione di fenomeni in cui uno si presenta regolarmente dopo l’altro.
David Hume: filosofia
TRATTATO SULLA NATURA UMANA
La causalità non è dimostrabile, ma si presenta comunque come una credenza fortemente radicata in tutti gli uomini perché deriva dall’Abitudine e dalla fiducia nella regolarità della natura.
Pur non poggiando su un fondamento razionale, tale credenza è importante a fini pratici, per poter programmare il comportamento e organizzare la propria azione nel mondo.
L’IO e il Mondo:In polemica con Cartesio afferma che l’IO non è altro che un “Fascio di percezioni”. Noi non percepiamo noi stessi, ma solo l’atto di percepire e dunque in ogni istante possiamo solo dire di essere l’insieme delle percezioni di cui siamo consapevoli, senza poter stabilire razionalmente per esse nessuna continuità e nessun fondamento.
Lo stesso si deve dire del mondo: anche in questo caso, ciò che sicuramente esiste sono le percezioni che proviamo, non sostanze o realtà oggettive. Nonostante ciò crediamo nell’IO e nel mondo, ma si tratta, come per la causalità di una fiducia che ha funzione pratica e non conoscitiva: serve per dare continuità all’esperienza