Filosofia medievale: riassunto
Filosofia medievale: la cultura dell'alto medioevo aveva il suo unico centro nel monastero, all'interno del quale ci si limitava solo alla conservazione/duplicazione dei testi o al massimo al commento. Riassunto della storia della filosofia medievale (4 pagine formato doc)
FILOSOFIA MEDIEVALE: RIASSUNTO
Introduzione.
La filosofia medievale si occupa essenzialmente del rapporto fede/ragione. Si distinguono due tipi di filosofie in questo periodo:1) alto medioevo: monaci antidialettici-> impossibilità della teologia(via “alogica” di Tertulliano)
2) basso medioevo: monaci dialettici-> Scolastica medievale (rapporto diretto con l' insegnamento) e San Tommaso.
Cultura medievale: la cultura dell' alto medioevo aveva il suo unico centro nel monastero, all'interno del quale ci si limitava solo alla conservazione/duplicazione dei testi o al massimo al commento. Dal 12° secolo ai monasteri si affiancano le scuole istituite nelle Cattedrali (scuole Cattedrali) e le università nate come associazioni di studenti e professori, le prime furono Parigi, famosa per gli studi teologici, e Bologna, per quelli giuridici.
Storia della filosofia medievale: riassunto
RIASSUNTO STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE
La Scolastica era l' insegnamento nelle scuole Cattedrali, la filosofia si sviluppava in tre punti: la lectio del maestro, la quaestio (comprensione profonda del testo) e la disputatio nella quale i discepoli si esercitavano col metodo dialettico trattando dell' auctoritas (testi sacri) ma non mettendone mai in dubbio la verità. Anselmo d'Aosta Uomo di Chiesa, si formò nell' abbazia del Bec , in Britannia, di cui divenne successivamente abate; fu anche santificato. Le sue due opere più importanti, il Proslogion e il Monologion, trattano entrambe del problema dell' esistenza di Dio: argomento secondo lui dimostrabile col metodo dialettico. Nel Monologion si prendono in considerazione le prove a posteriori: c' è una certa “catena dell' essere”, ci deve essere, cioè, un ente sommo che sia anche il sommo valore. Nel Proslogion si trattano invece le prove a priori dell' esistenza di Dio: il santo immagina di fare un dialogo con un personaggio, l' insipiens, che non crede nell' esistenza di Dio. Alla domanda se è in grado di pensare un essere perfettissimo l' insipiens risponde di sì. Il santo ne deduce allora che Dio esiste, poiché tra le sue perfectiones deve possedere anche l' esistenza (se ce la facciamo a pensarlo allora esiste). Questa è detta anche prova ontologica, alla quale molti obbiettarono che non era possibile un passaggio dal piano logico a quello reale senza l' esperienza.
Guglielmo di Ockham: teoria della supposizione
FILOSOFIA DEL MEDIOEVO
Dibattito sulla natura degli universali. Il dibattito nacque dall' esagoghè di Porfirio, che pose appunto il problema dell' esistenza dei generi e delle categorie introdotte da Aristotele. Il fronte filosofico era diviso in due: i nominalisti non ammettevano l' esistenza degli universali nel mondo reale (es: la parola bontà si riferisce solo al concetto di bontà con il quale riunisco al mio interno tutti gli individui che posseggono quella proprietà), essi servivano solo per velocizzare il nostro ragionamento.