Freud e la rivoluzione psicoanalitica

Riassunto su Sigmund Freud e sulla rivoluzione psicoanalitica (6 pagine formato doc)

Appunto di pes3speed

FREUD E LA RIVOLUZIONE PSICOANALITICA

Le nuove rivoluzioni scientifiche.

Nei primi anni del XX secolo la teoria della relatività di Einstein (macro fisica), la teoria dei Quanti (micro-fisica) e la fondazione della psicoanalisi determinarono una vera e propria rivoluzione, avviando una profonda revisione critica, da un alto dei fondamenti della fisica classica e dall’altro della teoria darwiniana.
Con Einstein vengono abbandonati e superati i concetti di spazio e di tempo assoluti: lo spazio diventa una funzione della materia in quanto “i corpi non sono nello spazio ma hanno spazio” (lo spazio è curvo); il tempo varia  a seconda dell’osservatore (tempo e spazio diventano concetti relativi).
Inoltre non esiste più un tempo distinguibile dallo spazio, ma vi è un “cronotopo” cioè un continuum di tempo e di spazio. Nel campo della microfisica si scopre che anche l’energia, oltre che la materia, è costituita da quanti, cioè quantità determinate di energia.
“L’io non è più padrone in casa propria”: Freud con la nascita della psicoanalisi ha proposto all’uomo un’immagine di sé nuova e spesso sconvolgente , difficile da accettare e ben diversa da quella razionale e ottimista del Positivismo.

FREUD E IL PROGRESSO

Freud afferma che gran parte della vita psichica si svolge nella sfera dell’inconscio. L’Io si presenta come campo di battaglia di forze potenti in conflitto tra loro e che spesso sfuggono alla parte cosciente. Con questa immagine della personalità conflittuale e lacerata viene a cadere ogni presunzione e ogni “megalomania” (cioè la pretesa di dominare la realtà) da parte dell’uomo. Si tratta della “terza grande sconfitta”- afferma Freud- dopo le teorie di Copernico e di Darwin : infatti con Copernico l’uomo cessava di essere al centro dell’universo, con Darwin l’uomo si presentava come uno dei molteplici prodotti dell’evoluzione. Ora con la psicoanalisi, non solo “l’io non è più padrone in casa propria ma deve fare i conti con le scarse notizie riguardo a ciò che avviene inconsciamente nella sua vita psichica.” L’inconscio appare cosi come una realtà estranea.
Marx, Nietzsche e Freud sono considerati i “tre maestri del sospetto” del pensiero contemporaneo. Marx aveva “sospettato” della coscienza, dicendo che la sovrastruttura (spazio delle idee e della coscienza) è determinata dalla struttura (l’insieme dei rapporti di produzione)?l’economia è alla base di tutto,essa determina la coscienza.
Nietzsche aveva sospettato che la coscienza coprisse gli istinti profondi. Adesso Freud sospetta la coscienza di riflettere in modo distorto tendenze e pulsioni inconsce.
Insomma “i maestri del sospetto” hanno distrutto definitivamente il razionalismo di vecchio stampo.

Freud: psicoanalisi e scoperta dell'inconscio

FREUD E LA PSICOANALISI

Freud (1856-1939) “la psiche umana non si identifica con la coscienza”
Sigmund Freud è noto essenzialmente per la psicanalisi. Ebreo, fu perseguitato dai nazisti, che bruciarono i suoi testi insieme a quelli di Albert Einstein . Morì nel 1939. Freud più che filosofo lo possiamo definire un medico psicanalista, che ha studiato i meccanismi della mente umana, dando una interpretazione scientifica del sesso e scoprendo e teorizzando "l'inconscio" (in passato intuito da Gorgia ed analizzato in parte da Galeno).