Goethe e Schiller
Due parole su Goethe e Schiller (0 pagine formato pdf)
Il Romanticismo raccoglie tantissimi stimoli, tutti provenienti dal passato.
Ciò che accomuna tutte le diverse manifestazioni romantiche è la ricerca dell’infinito.
GOETHE
Goethe rifiuta di essere classificato come romantico, ma in realtà ha tante caratteristiche tipiche del Romanticismo che sarà sempre visto come modello. Il suo lato romantico si identifica con lo spirito del faustismo (da Faust, protagonista della sua opera omonima), cioè una tensione dell’uomo verso l’assoluto attraverso una vera e propria sfida al divino, destinata però a fallire. Ma Goethe è anche ricordato per aver portato avanti una profonda indagine sulla natura, che è da lui intesa in termini organistici, come l’unità nel tutto. Goethe si fa scienziato, la studia.
Cerca di capire qual è l’ordine che la governa, infatti la natura ha, secondo lui, un ordine oggettivo (non soggettivo come sosteneva Kant). Sostiene però anche che per noi è impossibile cogliere il senso ultimo delle cose: essendo di origine divina, la natura porta in sé un segreto che rimarrà sempre impenetrabile.
Ma non si deve per questo rinunciare a studiarla, perché essa merita comunque di essere osservata, compresa e definita almeno nelle sue manifestazioni esteriori.
Si esalta il sentimento, ma si esalta anche la ragione. Ci sono vari tentativi di fusione tra l’antico e la sensibilità moderna, che spesso, a causa dell’impossibilità dell’obiettivo, finiscono in contraddizioni.Ciò che accomuna tutte le diverse manifestazioni romantiche è la ricerca dell’infinito.
GOETHE
Goethe rifiuta di essere classificato come romantico, ma in realtà ha tante caratteristiche tipiche del Romanticismo che sarà sempre visto come modello. Il suo lato romantico si identifica con lo spirito del faustismo (da Faust, protagonista della sua opera omonima), cioè una tensione dell’uomo verso l’assoluto attraverso una vera e propria sfida al divino, destinata però a fallire. Ma Goethe è anche ricordato per aver portato avanti una profonda indagine sulla natura, che è da lui intesa in termini organistici, come l’unità nel tutto. Goethe si fa scienziato, la studia.
Cerca di capire qual è l’ordine che la governa, infatti la natura ha, secondo lui, un ordine oggettivo (non soggettivo come sosteneva Kant). Sostiene però anche che per noi è impossibile cogliere il senso ultimo delle cose: essendo di origine divina, la natura porta in sé un segreto che rimarrà sempre impenetrabile.
Ma non si deve per questo rinunciare a studiarla, perché essa merita comunque di essere osservata, compresa e definita almeno nelle sue manifestazioni esteriori.