L'Idealismo tedesco: caratteristiche e filosofi

L'Idealismo tedesco: caratteristiche generali della corrente filosofica che emerse in Germania alla fine del XVIII secolo

L'Idealismo tedesco: caratteristiche e filosofi
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Idealismo tedesco

Idealismo tedesco: riassunto e caratteristiche
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L’idealismo è la massima incarnazione filosofica del Romanticismo che, infrangendo i limiti conoscitivi posti da Kant, inaugura una nuova metafisica dell’infinito. Viene criticato il dualismo di tutti i dualismi, ovvero la distinzione tra fenomeno e noumeno. Partendo dalla presunta contraddizione di base di Kant, che avrebbe dichiarato inesistente, e al tempo stesso in conoscibile, la cosa in sé, essi prendono di mira soprattutto quest’ultimo concetto, giudicandolo filosoficamente inammissibile. O il criticismo è vero, e allora bisogna abolire la cosa in sé e ricondurre tutto al soggetto, o il criticismo è falso, e allora si deve ammettere la cosa in sé e tornare al realismo.

Caratteri generali dell'Idealismo tedesco

Ogni realtà di cui siamo consapevoli esiste come rappresentazione della coscienza, la quale funge da condizione indispensabile del conoscere.

Ma se l’oggetto risulta concepibile solo in relazione ad un soggetto che lo rappresenta, come può essere ammessa l’esistenza di una cosa in sé? Evidentemente la cosa in sé non può che configurarsi come un oggetto impossibile. Dicendo che la cosa in sé è causa della nostre sensazioni, Kant si sarebbe contraddetto, applicando il concetto di causa ed effetto, valido soltanto per il fenomeno, al noumeno stesso.

Idealismo: i significati

In filosofia di parla di idealismo a proposito di quelle visioni del mondo che privilegiano la dimensione ideale su quella materiale, e che affermano il carattere spirituale della realtà vera.

  • Idealismo gnoseologico: posizioni di pensiero che finiscono per ridurre l’oggetto della conoscenza ad idea o rappresentazione
  • Idealismo romantico o assoluto: corrente filosofica post – kantiana che si originò in Germania nel periodo romantico e che ha avuto numerose ramificazioni nella filosofia moderna.
    Fu chiamato trascendentale (collegato con il punto di vista kantiano), soggettivo (la realtà è ridotta ad un principio unico, la Sostanza, intesa in termini di oggetto o di natura), assoluto (tesi che l’Io o lo Spirito è il principio unico di tutto e che fuori di esso non c’è nulla.

Da Kant a Fichte

Dal kantismo al fichtismo: la tesi tipica dell’idealismo è che TUTTO è SPIRITO, intendendo con il termine Spirito la realtà umana, considerata come attività conoscitiva e pratica e come libertà creatrice.
Problemi di base affrontati:

  1. In che senso lo Spirito rappresenta la forma creatrice di tutto ciò che esiste?
  2. Che cos’è dunque, per gli idealisti, la Natura o la materia?

Risposta nella dialettica, concezione secondo cui non essendoci mai, nella realtà, il positivo senza il negativo, la tesi senza l’antitesi, lo Spirito ha bisogno di quella sua antiteso vivente che è la Natura., poiché un soggetto senza oggetto, un io senza non – io, un’attività senza ostacolo, sarebbero entità vuote ed astratte, e quindi impossibili.
Fiche afferma che:

  1. lo Spirito crea la realtà nel senso che l’uomo rappresenta la ragion d’essere dell’universo, che in esso trova appunto il suo scopo
  2. la Natura esiste non come realtà a sé stante, ma come momento dialettico necessario della vita dello Spirito.

Il filosofo idealista si rende conto che la chiave di spiegazione di ciò che esiste si trova nell'uomo stesso, ovvero nello Spirito.

Ma se l'uomo è la ragion d'essere e lo scopo dell'universo, vuol dire che egli coincide con l'Assoluto e con l'Infinito, cioè con Dio stesso. Per gli idealisti l'unico Dio possibile è lo Spirito dialetticamente inteso, ovvero il soggetto che si costituisce tramite l'oggetto, la libertà che opera attraverso l'ostacolo, l'io che si sviluppa attraverso il non ­ io. Con l'idealismo ci troviamo di fronte, per la prima volta nella storia del pensiero, ad una forma di panteismo spiritualistico (Dio = uomo), che si distingue dal panteismo naturalistico (Dio = natura) e dal trascendentismo di tipo ebraico e cristiano (Dio = persona esistente fuori dall'universo). Come tale l'idealismo è anche una forma di monismo dialettico (esiste una sola forma, la Sostanza), che si contrappone a tutti i dualismi metafisici e gnoseologici della storia del pensiero. Gli idealisti si differenziano tra di loro per la specifica maniera di intendere l'Infinito e i suoi rapporti con il finito.

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