Kuhn, Lakatos e Feyerabend
Appunti sintetici ma chiari e ben strutturati sui tre filosofi del ventesimo secolo (2 pagine formato doc)
KUHN 1922-1996
Lo sviluppo storico della scienza è caratterizzato dall’alternarsi si periodi di “scienza normale” e da “rotture rivoluzionarie”.
Nei primi prevalgono i paradigmi, cioè complessi organizzati di teorie, modelli di ricerca, pratiche sperimentali, ritenuti dalla comunità scientifica validi come fondamento (es: astronomia tolemaica, dinamica di Newton); il quadro di riferimento della scienza normale è un complesso di elementi culturali in senso lato, religiosi, politici, economici ecc, che condizionano la stessa: non ha senso di parlare di maggiore o meno verità di un paradigma.
Con il sommarsi di anomalie, cioè eventi nuovi e inaspettati, che gli scienziati cercano di inserire nel vecchio modello, correggendolo, alla fine si produce una rottura rivoluzionaria: questo evento comporta l’abbandono del vecchio paradigma e l’accettazione di uno nuovo, che fa guardare il mondo da un altro punto di vista da parte del ricercatore.
I vari paradigmi che si succedono nella storia rimandano quindi a quadri concettuali diversi, tra cui vige una sostanziale incommensurabilità: non sono confrontabili. Ogni osservazione empirica assume un significato diverso secondo il contesto teorico, del paradigma.
Riprendendo Popper si afferma che i dati sono carichi di teoria (theory laden): i fatti non si offrono alla teoria, ma è quest’ultima che stabilisce il significato e cosa sia un fatto.