Logica aristotelica, Epicureismo e Stoicismo: riassunto
Riassunto schematico su tre argomenti: logica aristotelica, Epicureismo e Stoicismo (4 pagine formato doc)
LOGICA ARISTOTELICA: SCHEMA
La logica è lo studio del pensiero, della mente; è una disciplina scientifica che si occupa dell’essere come vero.
È la base di tutte le scienze poiché è la premessa su tutte le ricerche sull’essere. La logica aristotelica è una logica formale e ontologica: dal punto di vista formale significa che può studiare procedure che valgono per sé indipendentemente dalla realtà; dal punto di vista ontologico vuole individuare delle procedure di pensiero, logiche ma che si devono trovare anche nella realtà. Quando ho trovato le leggi del pensiero, queste connessioni logiche sono anche connessioni ontologiche. Secondo Aristotele la realtà è razionale e ha delle leggi che il pensiero può cogliere. La logica si basa su tre principi di fondo che non possono essere smentiti:· PRINCIPIO D’IDENTITÀ: a=a
· PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE: se a=a, non posso poi dire a≠a
· TERTIUM NON DATUR: non si dà una terza possibilità
La logica si divide in:
a. LOGICA DEI TERMINI: Studia i singoli termini, nomi, oggetti; deve definire i termini isolati fra loro analisi GRAMMATICALE
Si tratta di classificare i concetti; Aristotele ritiene che si classifichino per genere prossimo (il genere più vicino) e differenza specifica (quello che caratterizza). Per esempio classifichiamo l’uomo: il suo genere prossimo è l’animale, mentre la sua differenza specifica è la razionalità.
b. LOGICA DELLE PROPOSIZIONI: Si occupa delle connessioni fra termini analisi LOGICA;
Si occupa di enunciati apofantici/dichiarativi, che affermano o negano; non si occupa di enunciati ipotetici, esortativi. Per avere senso gli enunciati si devono costruire con un soggetto a cui si attribuiscono attributi e predicati (sogg+verbo+pred). Il soggetto dal punto di vista ontologico è la sostanza. Tipi di proposizioni (connessioni soggetto – predicati) dichiarative:
· Affermative
· Negative
· Universali tutti/ogni
· Particolari alcuni
· Singolari riferite a persone
I tipi di proposizioni si possono combinare tra loro.
Logica aristotelica: significato e spiegazione
ETA' ELLENISTICA
Età ellenistica. L’età ellenistica è il periodo che va da Alessandro Magno (IV sec. a.C.) all’impero romano; questa età scaturisce dalla fusione della cultura greca (che si diffonde) con quelle orientali (grazie anche al grande impero di Alessandro). Il periodo ellenistico propende alla specializzazione scientifica, sul modello delle scuole aristoteliche; la filosofia perde dunque importanza e bisogna ridefinirla. Non può più essere né quella socratica né quella platonica: infatti è cambiato il contesto storico, non ci sono più le polis. C’è un contesto universalistico: l’individuo non è più chiamato alla partecipazione politica: si è sudditi non cittadini, è finita la libertà. La filosofia non si occupa più dei problemi politici ma si concentrerà sui problemi dell’individuo, morali ed etici.
Sono l’epicureismo e lo stoicismo a caratterizzare l’età ellenistica. I romani porteranno a Roma queste filosofie: l’epicureismo viene elaborato da Lucrezio mentre lo stoicismo sarà seguito da Seneca e Marco Aurelio. C’è poi una terza corrente: il cinismo, scetticismo (scuole socratiche). Avvertono un senso di crisi dei valori, riprendono lo spirito socratico, criticano tutto. Per essere felici per loro basta essere sé stessi. Il più famoso fu Diogene di Sinope che criticava l’apparire e la ricchezza in modi originali.
EPICUREISMO IN BREVE
Epicureismo. Epicuro nasce a Samo nella metà del 300. Vive dunque nel IV-III sec. a.C. , quando le polis andarono in crisi. Fonda una scuola aperta alle donne e molto unita, ma diversa da quelle pitagoriche. La filosofia per lui doveva essere una terapia, una cura dell’anima: deve farci stare bene non più sapere per sapere, ma sapere per stare bene. Non voglio cambiare tutto il mondo (che è diventato globale, universale e quindi non riesco a cambiarlo), ma me. La filosofia ha rinunciato alle scienze in particolare e deve quindi dare risposte ai problemi individuali. La separazione sarà poi un po’ risolta nel medioevo ma riaperta con Galileo di nuovo. Epicuro propone un quadrifarmaco:
1. La realtà si può conoscere, tutto è accessibile all’uomo; le cose che conosco, le posso quindi controllare, e mi fanno dunque meno paura e meno male.
2. La felicità è possibile, ma non cade dal cielo, ce la dobbiamo conquistare. C’è e si può raggiungere ma non è un possesso definitivo. Non bisogna partire dal vittimismo.
3. Si può superare il dolore, affrontarlo e controllarlo.
4. Tutto questo lo posso fare da solo e se ho degli amici è meglio. Anche se il mondo crolla a pezzi posso cercare di essere felice per me stesso.