Il pensiero di Platone: riassunto

Spiegazione del pensiero filosofico e politico di Platone: riassunto (2 pagine formato doc)

Appunto di gsaltarelli

PENSIERO DI PLATONE

Platone.

Le linee direttamente della filosofia di Platone sono state la teoria delle Idee e la filosofia politica. L’insegnamento di Socrate costituisce il suo punto costante di riferimento e la condanna a morte del maestro il momento decisivo di svolta della sua vita.

PLATONE MITO DELLA CAVERNA

Una rappresentazione della condizione umana e dei compiti del filosofo è offerta dalla allegoria della caverna, che descrive l’ascesa dal mondo dell’apparenza al mondo dell’essere come possibile esperienza di liberazione umana mediante la filosofia.
    Platone nega che la conoscenza abbia il suo fondamento nella sensazione, se deve avere i caratteri di immutabilità e oggettività. Ritiene, inoltre, necessario andare oltre la stessa ricerca socratica, oltre la sua dimensione confutatoria e critica.

Occorre ancorare la condotta umana (e la stessa vita della polis) a valori oggettivi, ad un ordine super-individuale e super-umano.

Il processo conoscitivo viene descritto attraverso la teoria della linea, nella quale i grandi della conoscenza (come una linea divisa in segmenti) sono quattro:
1.    l’immagine (eikasìa);
2.    la credenza (pìstis);
3.    la ragione discorsiva (diànoia)
4.    l’intellezione (nòesis) che è la visione delle Idee.
Le scienze (ragione discorsiva) partano da ipotesi, da premesse indimostrabili ma da cui è possibile dedurre una catena di dimostrazioni, fino a giungere a conclusioni certe. Al livello più alto, quello della filosofia, ci affidiamo alle Idee, cioè al mondo delle essenze, che costituiscono la realtà autentica e fanno capo a un principio unico, non ipotetico (il Bene)  che dà ragione della loro realtà. La nòesis coglie l’unità del tutto e a partire da quella spiega le articolazioni del mondo delle Idee: sono questi i due compiti della dialettica.

Platone: pensiero e opere

PENSIERO DI PLATONE RIASSUNTO

L’Idea è una realtà che esiste al di fuori della mente, ed è avvertibile dalla sola ragione e non dalla sensibilità: quindi è una realtà intelligibile, che trascende l’orizzonte vario e mutevole dell’esperienza e garantisce ai nostri discorsi razionali un significato oggettivo. L’orizzonte delle Idee è quello della trascendenza dalla realtà sensibile. Platone interpreta il rapporto del mondo dell’esperienza con quello delle Idee sia come partecipazione (metessi) che come imitazione (mimesi).
La contemplazione delle Idee è il compito più alto dell’anima, il suo scopo ultimo. In essa vi è un patrimonio sepolto di verità, segno dimenticato ma non cancellato di un mondo “altro” che possiamo recuperare e rivivere. È il tema di uno dei miti più famosi, quello della trasmigrazione delle anime, a cui si lega la teoria della reminiscenza (anamnesi), cioè il principio che conoscere è ricordare: ricordare il mondo delle Idee, in precedenza apprese e poi dimenticare all’atto di una nuova nascita. Diverse sono le argomentazioni platoniche a sostegno dell’immortalità dell’anima:
a.    l’argomento dei contrari;
b.    l’argomento della reminiscenza;
c.    l’argomento del composto e del semplice;
d.    l’argomento della partecipazione.