Il pensiero politico moderno

Appunti sul pensiero politico moderno di Machiavelli, Bodin e l'Assolutismo, Grozio e il Giusnaturalismo, lo stato di natura e contrattualismo, Hobbes (4 pagine formato doc)

Appunto di sticci

IL PENSIERO POLITICO MODERNO

Il pensiero politico moderno.

La politica come scienza autonoma. Tra il XV e il XVII sec si sviluppa in Europa una riflessione filosofico-giuridica sull’origine, la natura e la legittimità del potere politico. Nel periodo rinascimentale nasce la politica come scienza autonoma dalla morale religiosa e dalla teologia: come scienza dotata di una sua scientificità, la politica viene resa autonoma.  Contemporaneamente nasce l’utopia (un modello di stato, società perfetta che non esiste). L’origine della sovranità nella concezione precedente (assolutismo) era di origine divina, cioè fondata in dio, il quale incaricava il sovrano di svolgere il proprio compito.
Con il pensiero politico moderno la sovranità è popolare ed è quindi laica (dio ha dotato il popolo della sovranità).

Manuale di storia del pensiero politico: riassunto parte terza

STORIA DEL PENSIERO POLITICO MODERNO

Machiavelli e il Realismo politico. Machiavelli nel suo trattato politico, Il Principe, capovolge radicalmente il modello del principe ideale medievale, che s’ispirava a virtù come l’umanità, la generosità e la giustizia. Anziché proporre una giustificazione etico-religiosa del potere politico, proclama necessario mantenersi fedeli alla cruda realtà della storia e dell’azione politica: solo così si potrà fornire una precettistica funzionale all’uomo di governo (realismo politico = aderenza alla realtà storica, il principe deve basarsi sulla cruda realtà storica). Machiavelli elabora un’antropologia naturalistica a sfondo pessimistico, secondo la quale la natura dell’uomo è malvagia. Il compito del principe è perciò quello di fondare e conservare lo stato anche a costo di adottare comportamenti moralmente deprecabili. Il principe, pur di tener fede alla ragion di stato (che impone che siano represse nel sangue le rivolte popolari . è una forma di ragione che ha come obiettivo il bene dello stato), deve agire anche con violenza.

Le grandi opere del pensiero politico di Chevalier: riassunto

PENSIERO POLITICO DI MACHIAVELLI

Le virtù del Principe. Dinanzi alla fortuna il principe può e deve far leva sulla virtù, ossia sull’agire libero e consapevole capace di piegare le circostanze a proprio favore. Per fondare e conservare lo stato occorrono astuzia e fermezza, destrezza e coraggio. Le virtù tradizionali hanno valore solo se sono conformi a questo scopo. M. sostituisce al bene il criterio dell’utile.
Il diritto di Resistenza secondo i calvinisti francesi. Di fronte alle persecuzioni politiche i calvinisti francesi giustificano la resistenza al potere sovrano e lo stesso tirannicidio. Il detentore originario del potere è il popolo che lo conferisce temporaneamente e limitatamente al sovrano, per necessità governative, conservando il diritto di revocarlo se il monarca diventa un tiranno.

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