Physis e Logos (Natura e pensiero)

La concezione di natura e pensiero agli albori della filosofia (1 pagine formato doc)

Appunto di alex3

PHYSIS E LOGOS

Phýsis e Lógos.

Nelle colonie di Ionia e della Magna Grecia, si cominciavano a considerare insufficienti le spiegazioni fornite dalla religione e dal mito. Così si cercò di cogliere il senso della realtà in cui l’uomo è immerso con il solo aiuto della ragione; e per questo fu cercato un principio (arché), che potesse spiegare tutte le realtà particolari, indicate con la parola phýsis (natura). Questo principio, per spiegare le realtà particolari che erano sottoposte al divenire, doveva essere immutabile.

Mito e logos nella filosofia presocratica

FILOSOFIA PHYSIS E LOGOS

Talete percepisce l’uomo come animale scienziato, e apre la strada all’affermazione della verità.

Egli fa parte di quel gruppo di scienziati che sono chiamati “Ionici”. Egli pensa che la terra stia sopra l’acqua, e l’acqua debba essere intesa come l’elemento che sostiene. Inoltre pensava che l’acqua fosse congiunta con una forza attiva, vivificatrice e trasformatrice: e in questo senso, forse, sosteneva che “Tutto è pieno di Dio”.
Un altro membro della scuola ionica era Anassimandro: egli definisce una Verità indefinibile, perché l’uomo essendo parte, non può percepire il tutto. Egli vede il principio come infinito, che può essere inteso come una realtà distinta dal mondo. L’infinito è anche ciò che governa il mondo: esso dunque è anche la legge del mondo.

PHYSIS FILOSOFIA

Anassimene, invece, riconosce come principio l’aria, cui attribuisce l’infinità e il movimento incessante.
La dottrina d’Eraclito, che per la prima volta affronta il problema stesso della ricerca e dell’uomo che la istituisce, è forse quella più importante, che porta al termine la scuola ionica.
Per questo tipo di ricerca, però, le risposte fornite dalla scuola (e filosoficamente per scuola s’ intende corrente di pensiero) di Mileto (dove presumibilmente è nato Talete) apparvero inadeguate.
Pertanto, fu il pensiero ad essere considerato come unico strumento di conoscenza, e per pensare l’Essere, doveva assumere le stesse caratteristiche: così si pensò che il principio fosse il lógos, cioè la ragione umana. Riguardo al lógos, Eraclito afferma che questo rappresenta l’unione degli opposti, e non deve essere separato dalle cose.