Riassunto: il passaggio dalla morale dei signori alla morale degli schiavi

lo smascheramento della falsità di certezze di millenni. I sacerdoti hanno sentito il bisogno di sostituire la morale dei signori con una tavola di valori diametralmente opposta per gelosia nei confronti dei cavalieri (1 pagine formato doc)

Appunto di enricogava

Riassunto: il passaggio dalla morale dei signori alla morale degli schiavi.

IL PASSAGGIO DALLA MORALE DEI SIGNORI ALLA MORALE DEGLI SCHIAVI
Traccia una STORIA EVOLUTIVA della MORALE. La svolta è rappresentata da SOCRATE. ad essere colpevoli dell'uccisione della vita favorendo una personalità sottomessa sono i SACERDOTI. Il POPOLO EBRAICO è il popolo sacerdotale per eccellenza. I nazisti fecero per questo di Nietzsche un filosofo di riferimento. I sacerdoti invidiosi dei CAVALIERI si sono inventati una tavola di valori diametralmente opposta al coraggio di chi va a combattere.

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La morale sacerdotale si è imposta come predominate.
Nietzsche stima molto cristo, ma se la prende con la chiesa. Si è passati dalla MORALE DEI SIGNORI incarnata dagli EROI OMERICI i cui valori sono legati al corpo (salute, forza e potenza) che è stata soppiantata dalla MORALE DEGLI SCHIAVI ossia da valori antitetici legati all'anima. Socrate è l'iniziatore del processo di DECADENZA che ha portato alla morale degli schiavi. I principali responsabili furono i sacerdoti e quindi in ultima analisi gli ebrei.

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I sacerdoti erano invidiosi della libertà morale dei cavalieri e così hanno ideato una morale alternativa. La Giudea si è vendicata per come erano stati trattati dai Romani. L'avvento del cristianesimo, della rinuncia, del sacrificio e della povertà ha determinati lo sviluppo di un TIPO ANTROPOLOGICO tendenzialmente SOTTOMESSO e tormentato di sensi di colpa dovuti a limiti imposti oltre i quali si per.

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Così si cova un risentimento profondo nei confronti del mondo e della realtà. L'aggressività repressa si sfoga dentro di sé e anziché essere gioiosi alla luce della buona novella è afflitto. Se lo sfoga esternamente si spiegano i mali di cui si è macchiata la terra come le crociate. L'uomo cristiano non è pacifico, bensì in virtù dei limiti che gli sono imposti è represso, cova un risentimento e una voglia di rivincita nei confronti di chi riesce a godersi l'essere al mondo. Nietzsche scorge nel cristianesimo il simbolo della VITA che si mette CONTRO la VITA.