Rinascimento: filosofia

Filosofia rinascimentale: riassunto sul pensiero di Cusano, Ficino, Pico della Mirandola, Telesio, Giordano Bruno e Campanella (6 pagine formato doc)

Appunto di andreaconsolini90

RINASCIMENTO FILOSOFIA

Il contesto storico culturale. Il periodo designato come età del Rinascimento va dagli inizi del XV all’intero XVI secolo; la rottura spirituale e religiosa operata dalla riforma protestante; la straordinaria fioritura culturale dell'umanesimo.

Mentre si afferma un'economia mercantile di tipo capitalista crescono gli scambi a livello internazionale. L'Italia perde gradualmente la sua centralità economica e culturale a favore di altri paesi più dinamici.
Il Rinascimento ferisce soprattutto a Firenze, città ricca e raffinata. L'invenzione, intorno alla metà del XV secolo, della stampa a caratteri mobili produce cambiamenti profondi della società e nella cultura. Il sapere se organizza non solo nelle università e nelle istituzioni ecclesiastiche ma anche nelle corti signorili e nelle accademie. Fioriscono le grandi scuole umanistiche; uno dei tratti più evidenti della nuova epoca è la laicizzazione della cultura.

Umanesimo e Rinascimento: filosofia

FILOSOFIA UMANISTICA RINASCIMENTALE

Appartengono a questo periodo alcune figure di uomini universali che spaziano in campi diversi della cultura, dalle arti alla filosofia, dall'impegno scientifiche tecnico a quello letterario. Innanzitutto si respinge l'identificazione del medioevo con l'oscurantismo; anche la demarcazione tra umanesimo il Rinascimento oggi viene intesa da molti non tanto come effettiva separazione fra due fasi diverse, quanto come di due aspetti diversi dello stesso processo culturale
Profilo del Rinascimento
IL RITORNO AGLI ANTICHI E LA FILOLOGIA
gli umanisti sono convinti che recuperando il valore autentico della cultura antica greca e romana e riallacciandosi a destra sia possibile progettare e realizzare un mondo profondamente rinnovato. Essi intendono solo restituire testi alla loro stesura originaria o soprattutto recuperare il significato autentico: così si è potuto dire che la filologia è la vera filosofia dell'umanesimo.

Filosofia rinascimentale: riassunto

NEOPLATONISMO RINASCIMENTALE FILOSOFIA

Dignità dell'uomo. Vi è l’idealizzazione della natura umana, le sue prerogative e capacità. L'uomo può lottare contro la fortuna può battersi per affermare se stesso il suo desiderio di gloria amore e felicità. Il pensiero rinascimentale afferma la possibilità per l'uomo di cambiare il mondo di controllarne e dominarne le forze: la realtà non è più immutabile e da contemplare poi si presenta vivente e modificabile
IL PRIMATO DELLA VITA ACTIVA
La dimensione pratico-operativa dell'esistenza: quella di chi si afferma come condottiero, il mercante o artista e si mostra capace di dominare il mondo naturale e umano. Si fanno sostenitore di un ideale di vita attiva cioè di colui che s'impegna direttamente nella vita politica e traducono quell'ideale operoso e attivo di umanità in opere artistiche letterari in cui esso trova una piena celebrazione. Affermano un nuovo valore del lavoro inteso come fulcro delle attività umane, come fonte di virtù e di verità. Niccolò Machiavelli ha una visione della politica come scienza autonoma.

Umanesimo e Rinascimento: riassunto breve

UMANESIMO RINASCIMENTO FILOSOFIA: RIASSUNTO

Reformatio della chiesa e unità religiosa del genere umano. pur avendo dato avvio alla costruzione di un pensiero laico sull'uomo e sul mondo, il Rinascimento è stato in larga parte segnato anche dall'aspirazione a una rinascita cristiana. Costante severa si rileva la critica nei confronti della decadenza dei costumi del clero. Non è il cristianesimo della fuga dal mondo,1 religione che riconosce valorizza pienamente la dignità dell'uomo e si realizza come dignitàs. Numerosi umanisti sostengono l'idea dell'unità religiosa del genere umano, cioè di una religione naturale.
UNA NUOVA CONCEZIONE DELL’ARTE
Le arti figurative avevano costituito nel medioevo un settore delle arti meccaniche servili, nettamente subordinate alle arti liberali. Ora sono inserite a pieno titolo fra le arti liberali.

Tommaso Campanella entra in un convento domenicano, ma respinge le dottrina aristotelica che gli vengono insegna, considerandole verbose e astratte.