Schemi trascendentali in Kant
Appunto sugli schemi trascendentali nella filosofia di Kant. (5 pagine formato docx)
Kant vuole andare ancora più a fondo nell'argomento per cercare di spiegare come avvenga più in particolare l'applicazione delle categorie alle intuizioni (affinché le intuizioni si trasformino in oggetti di conoscenza).
IL PENSIERO DI KANT (Clicca qui >>)
Come è possibile che la categoria, che è un concetto molto astratto, puramente intellettuale, possa applicarsi ai contenuti sensibili, che invece sono qualcosa di molto concreto, l'aspetto concretissimo, materiale della nostra conoscenza. Kant ritiene che vi sia una facoltà intermedia tra l'intelletto e la sensibilità, che abbiamo già citato e che egli chiama immaginazione produttiva. Si tratta di una immaginazione a priori che produce, compie a priori una sintesi del molteplice dell'intuizione pura del tempo secondo i criteri stabiliti da ciascuna categoria.
KANT E LA CRITICA ALLA RAGION PURA (Clicca qui >>)
In questo modo, grazie all'immaginazione produttiva, si vengono a creare a priori, nella nostra conoscenza tanti schemi quante sono le categorie (non proprio lo stesso numero, un po' meno). Schemi nei quali dovranno rientrare tutti i fenomeni appresi con i sensi.
Facciamo un esempio di cosa sia uno schema in generale e poi passeremo a quegli schemi che Kant chiama trascendentali. Uno schema non è una immagine particolare, ma è una regola per realizzare una certa immagine.
LA FILOSOFIA DA KANT A FREUD (Clicca qui >>)
Se io dico “triangolo”, questo è uno schema, perché non specifico se il triangolo sia rettangolo, equilatero, isoscele o scaleno io ho in mente soltanto lo schema del triangolo che vale per tutti e tre i tipi di triangolo, ma quando vado a realizzare un triangolo qualsiasi, questo sarà o di un tipo o di un altro. Dunque, ogni immagine particolare di triangolo mi da o un triangolo rettangolo, o equilatero, isoscele o scaleno.
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Come è possibile che la categoria, che è un concetto molto astratto, puramente intellettuale, possa applicarsi ai contenuti sensibili, che invece sono qualcosa di molto concreto, l'aspetto concretissimo, materiale della nostra conoscenza. Kant ritiene che vi sia una facoltà intermedia tra l'intelletto e la sensibilità, che abbiamo già citato e che egli chiama immaginazione produttiva. Si tratta di una immaginazione a priori che produce, compie a priori una sintesi del molteplice dell'intuizione pura del tempo secondo i criteri stabiliti da ciascuna categoria.
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In questo modo, grazie all'immaginazione produttiva, si vengono a creare a priori, nella nostra conoscenza tanti schemi quante sono le categorie (non proprio lo stesso numero, un po' meno). Schemi nei quali dovranno rientrare tutti i fenomeni appresi con i sensi.
Facciamo un esempio di cosa sia uno schema in generale e poi passeremo a quegli schemi che Kant chiama trascendentali. Uno schema non è una immagine particolare, ma è una regola per realizzare una certa immagine.
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Se io dico “triangolo”, questo è uno schema, perché non specifico se il triangolo sia rettangolo, equilatero, isoscele o scaleno io ho in mente soltanto lo schema del triangolo che vale per tutti e tre i tipi di triangolo, ma quando vado a realizzare un triangolo qualsiasi, questo sarà o di un tipo o di un altro. Dunque, ogni immagine particolare di triangolo mi da o un triangolo rettangolo, o equilatero, isoscele o scaleno.