Lo sviluppo delle scienze nell'800 e il positivismo
Trattazione delle maggiori tematiche della filosofia Positivista e dei maggiori autori (2 pagine formato doc)
Lo sviluppo delle scienze nell’800 ed il Positivismo
Nell’800 c’è un intreccio sempre più forte tra idee filosofiche ed idee scientifiche: problema è che da una parte, alla fine dell’700, si sviluppo l’idealismo, che sembra essere molto staccato dalla scienza, ma contemporaneamente, a partire dal 1830, si sviluppa il movimento del positivismo che riprende le teorie dell’illuminismo.
Caratteristica fondamentale del positivismo è il fatto che la scienza comincia sempre più ad entrare nella realtà sociale, nella società, cioè essa non è più solo matematica e fisica ma comincia ad occuparsi anche di altri settori.
Nasceranno la sociologia e la psicologia come scienze. C’è quindi uno stretto rapporto tra scienza e società, un rapporto che fa divenire scienze anche alcune discipline prima ritenute scientificamente inutili: il fondamento della scienza rimane, comunque, sempre la matematica.
Problema è che la matematica, fino a questo momento, si era basata sulle geometrie euclidee, postulati, assiomi, da cui partivano le varie dimostrazioni che portavano a teorie. Ora, invece, nascono le cosiddette geometrie non euclidee, per cui questo nuovo modo di vedere le cose sconvolge l’assetto del sapere scientifico, portandosi dietro gravi ripercussioni filosofiche. Anche quelle che erano le certezze su cui si era fin ora basato il sapere scientifico sembrano crollare: rientra in gioco la filosofia, ma rimane l’incognita della ricerca di verità certe, quando anche le principali certezze sono state messe in crisi.