Wittgenstein e Neopositivismo

Spiegazione dello sviluppo del Neopositivismo in base alle concezioni di Wittgenstein (3 pagine formato doc)

Appunto di honeys92

WITTGENSTEIN E NEOPOSITIVISMO

Il Neopositivismo.

Nel corso degli anni ‘20 si sviluppa in Austria e Germania la corrente di pensiero chiamata “Neopositivismo”, fortissimamente influenzato dall’opera di Wittgenstein. Il Neopositivismo nasce con il cosiddetto Circolo Di Vienna, 1924, costituito da intellettuali matematici e fisici riuniti. Il fondatore di questo circolo è Moritz Schlick e tra i tanti che aderiscono al Circolo è importante ricordare Rudolph Carnap. Durante i loro incontri i membri del circolo discutevano le tesi sostenute da Wittgenstein, che non fu mai membro del circolo.
L’opera di Wittgenstein studiata e discussa dal circolo si intitola “Tractatus logico-philosophicus” pubblicata nella prima volta nel ‘21 in tedesco e nel ‘22 in inglese. Fu fondato poco dopo un Circolo di Berlino che sosteneva idee simili.

Il Circolo di Vienna e il Neopositivismo: riassunto

NEOPOSITIVISMO FILOSOFIA

Il Circolo di Vienna condusse i suoi lavori fino al 1938. Schlick fu ucciso da uno studente nazista nel ‘36, mentre il circolo chiuse nel ‘38, con l’annessione dell’Austria. Molti componenti del Circolo andranno negli USA e in Inghilterra, e quindi il Neopositivismo si diffonderà prevalentemente in queste aree.
Gli autori neopositivisti riprendevano alcune idee del Positivismo ottocentesco:
1.    Solo l’esperienza è fonte della conoscenza e solo l’esperienza è il criterio per stabilire la sensatezza dei nostri discorsi. Quindi il Neopositivismo riprendeva il programma antimetafisico di Comte. Tuttavia il Neopositivismo sviluppava una visione molto più cauta della scienza: certo i discorsi sensati sono solo quelli scientifici e la metafisica non vale niente, però i neopositivisti risentivano degli sviluppi che si erano verificati nel campo della matematica e della fisica agli inizi del Novecento quando era entrata in crisi la fisica classica: con Einstein si era cominciato a parlare della relatività del tempo e dello spazio, e nel 1927 fu enunciato il principio di indeterminazione di Heisenberg. Quindi secondo i neopositivisti la scienza può arrivare alla verità, ma si tratta di una verità soltanto probabile. Viene meno l’idea della scienza che offre certezze, emerge un’idea della scienza molto più cauta e matura.

Neopositivismo in sintesi

NEOPOSITIVISMO SIGNIFICATO

Il neopositivismo ritiene che tutti i discorsi metafisici siano Unsinnig, senza senso. Per i neopositivisti influenzati da Wittgenstein il linguaggio ha senso e comunica qualcosa solo se raffigura e rappresenta un possibile fatto, e il criterio per stabilire la sensatezza di una proposizione consiste nella verificabilità empirica. In altri termini devo capire se il contenuto della proposizione può essere verificato empiricamente. Non soltanto la metafisica ma anche la religione e l’etica sono discorsi senza senso, che si limitano ad esprimere emozioni e preferenze personali. La metafisica inoltre ha l’arroganza di voler descrivere le strutture profonde della realtà, e allora troviamo neopositivisti come Carnap che arriverà nella sua foga antimetafisica a dire: “i metafisici sono musicisti senza talento”: la metafisica come la musica non fa altro che esprimere emozioni personali. Egli continua dicendo che “tra le opere di Heidegger e il Don Giovanni di Mozart, tutti testi senza senso, io preferisco di gran lunga Mozart”. 

Karl Heisenberg: biografia, scoperte e principio di indeterminazione