Principi terorici della propulsione a curvatura spazio-temporale
Descrizione esclusivamente teorica del funzionamento della propulsione a curvatura spazio-temporale (2 pagine formato doc)
PROPULSIONE A CURVATURA SPAZIO-TEMPORALE
Principi teorici della propulsione a curvatura. Secondo la Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein, nessun corpo in movimento può raggiungere una velocità maggiore di quella della luce (circa 300.000 Km al se-condo).
Il motore a curvatura, pur consentendo di raggiungere destinazioni lonta-ne innumerevoli anni-luce in periodi molto brevi, non contravviene, di fatto, a ta-le teoria in quanto appartenente alla classe dei propulsori "non newtoniani". In pratica , il motore a curvatura non opera seguendo i normali schemi "azione-reazione" e, quindi, non da' luogo ad emissioni energetiche atte a sospingere un vascello fluttuante nello spazio; ciò che invece sta alla base del funzionamento di questo tipo di motore è, come dice il nome stesso, la Curvatura Spaziale: si provi a pensare all'universo come se questo fosse soltanto di un semplice foglio di car-ta; si immagini poi di prendere una matita e di segnare con essa due punti sul fo-glio, uno in prossimità del margine inferiore (punto di partenza) e l'altro nelle vi-cinanze del margine superiore (punto d'arrivo) ; si uniscano i due punti con una linea che sia più corta possibile (vale a dire una retta) e si sarà arrivati a creare la rappresentazione del percorso più breve che un vascello potrebbe compiere viag-giando "su di un foglio piano", vale a dire in ciò che si definisce "Spazio Norma-le".Tenendo presente il fatto che, per le ragioni relativistiche citate in precedenza, un corpo viaggiante nello spazio normale non può mai superare la velocità della luce, si capisce facilmente che un vascello spaziale che tentasse di raggiungere il famoso "Punto d' Arrivo" seguendo un percorso rettilineo all'interno dello spazio normale non potrebbe, per forza di cose, compiere più di un anno-luce per anno di viaggio. Ora, dato che una galassia ha un diametro medio di alcune decine di migliaia di anni-luce, risulta subito chiaro che raggiungere una stella movendosi nello spazio normale è un’impresa a dir poco ardua.Approfondisci sulla vita, libri e scoperte dell'astrofisica Margherita Hack
MOTORI A CURVATURA POSSIBILI O IMPOSSIBILI
Torniamo ora al nostro fo-glio di carta, pieghiamolo a metà in senso trasversale e misuriamo, adesso, la di-stanza tra il punto di partenza e il punto d'arrivo: essendo in questo caso coinci-denti, i due punti sono separati da una distanza pari a zero, e quindi pari a zero risulta essere anche il tempo necessario per compiere il tragitto fra i due punti stessi. Il motore a curvatura agisce esattamente in modo analogo, curvando lo spazio attorno al vascello spaziale in modo da diminuire la distanza esistente fra questo e il punto d'arrivo. Durante i viaggi a curvatura, la nave abbandona lo spazio normale e si trasferisce in una sorta di "spazio curvo", denominato Sub-spazio, riconoscibile perché le stelle al suo interno non appaiono più come dei punti luminosi, bensì assumono la caratteristica forma di "striscia luminosa".