Corrente elettrica e circuiti: riassunto
Riassunto sulla corrente elettrica, i circuiti, le leggi di Ohm, l'effetto Joule e le resistenze: definizioni, formule e spiegazioni delle leggi (con illustrazioni) (12 pagine formato doc)
CORRENTE ELETTRICA E CIRCUITI
Corrente elettrica e circuiti. Corrente elettrica: Con corrente elettrica si intende un moto ordinato di particelle (dette anche portatori) cariche elettricamente (tipicamente elettroni) attraverso un mezzo che viene indicato come conduttore.
Nei mezzi conduttori classici, ossia i metalli (rame, alluminio, oro), la conduzione è dovuta al moto di elettroni liberi (ossia non "legati" a nessun atomo) all'interno del reticolo cristallino.In un conduttore in condizione di equilibrio elettrostatico il moto degli elettroni è completamente disordinato per cui la velocità media di essi è nulla e non è presente corrente.
Definizione di corrente continua e di corrente alternata
CIRCUITO ELETTRICO
Per ottenere un moto ordinato è necessario sottoporre gli elettroni ad un campo elettrico e per fare ciò bisogna applicare una differenza di potenziale ai capi del conduttore. Questo spiega lo stretto legame che sussiste fra tensione e corrente elettrica.
Per convenzione si assume come verso della corrente il moto delle cariche positive.
Perché in un conduttore ci sia un moto di cariche elettriche occorre che ai suoi estremi ci sia una differenza di potenziale VA - VB ¹0.
La macchina in corrente continua: tesina
LA CORRENTE ELETTRICA: RIASSUNTO
Le leggi di Ohm (1789-1854). L’esperimento più semplice che può essere effettuato consiste nello studiare la carica che fluisce al secondo attraverso un conduttore costituito da un cilindro di materiale metallico
Il semplice esperimento di Ohm consiste nel variare di e misurare il numero di cariche al secondo (corrente elettrica) che fluisce attraverso il conduttore.
Il tipico risultato di questo esperimento viene semplicemente rappresentato da una retta che passa per l’origine.
Se applichiamo ad un conduttore una d.d.p. ΔV=cost
allora E=ΔV/d e quindi la forza che agisce sulle cariche è costante. Dunque gli elettroni si dovrebbero muovere di moto accelerato e la corrente dovrebbe crescere!
Invece si nota sperimentalmente che se la d.d.p. è
costante lo è anche la corrente Deve esistere una “forza d’attrito”