Determinare il coefficiente d’attrito dinamico.

Esperimento sul calcolo del coefficiente d’attrito dinamico. (file.doc, 1 pag) (0 pagine formato doc)

Appunto di crycall2000
Andrea Garulli classe 1a sez RELAZIONE DI FISICA- I)TEMA: Gli attriti.
II)SCOPO DELL'ESPERIENZA: Determinare il coefficiente d'attrito dinamico. III)DESCRIZIONE E CONTROLLO DEGLI STRUMENTI USATI: Si dispone dei seguenti materiali: a)Tavolo di formica; b)Pezzo di legno con tre diversi materiali d'appoggio; c)dinamometro; d)pesetti. IV)RICHIAMI TEORICI: Forza d'attrito: Su ogni corpo sottoposto a scivolamento, viene esercitata una forza opposta a quella di trascinamento. Questa forza verrà chiamata forza d'attrito. Esso varia al variare delle superfici di contatto(ad esempio metallo su legno e feltro su legno. È noto infine che l'attrito di strisciamento, detto anche attrito radente, diminuisce quando le superfici sono levigate o lubrificate.
L'intensità della forza d'attrito Fa si calcola attraverso: Fa = u x Pn Dove: u è il coefficiente i attrito radente, il cui valore dipende esclusivamente dalla natura e dallo stato delle superfici a contatto, mentre Pn è la forza che preme il corpo sulla superficie di strisciamento. V)CONDOTTA DELL'ESPERIENZA: 1-Predisposizione e messa a punto dell'apparecchio: Non è necessaria nessuna predisposizione. 2-Esecuzione della prova: Dopo aver determinato il peso del corpo A, bisogna appoggiare con la superficie prescelta sul piano B e leggere sul dinamometro: 1)il valore della forza per cui A inizia a muoversi su B; 2)” “ “ “ necessaria per mantenere in moto con velocità costante il corpo A. Ripetere ciascuna misura almeno tre volte e trascrivere in tabella il valore medio ottenuto con la rispettiva incertezza assoluta. Aumentare il peso di A, fissano sulla sua superficie superiore uno o più pesetti tra quelli disponibili. Ripetere quindi la prova precedente e trascrivere i suoi dati. Eseguire quattro prove diverse con quattro diversi valori di A(forza premente). Riempita la tabella(escluso coeff. Attr.)predisporne una nuova e ripetere l'esperienza variando le superfici di contatto tra i due corpi. Complessivamente dovranno essere riempite tre tabelle diverse, variando di volta in volta la natura delle superfici a contatto. Per calcolare il coefficiente di attrito è necessario eseguire le seguenti operazioni: si rappresentino graficamente i dati di ciascuna tabella, riportando opportunamente in ordinata la variabile dipendente(forza letta sul dinamometro) ed in ascissa quella indipendente(forza premente). Si vedrà che entro i limiti degli errori sperimentali i punti saranno allineati lungo una retta passante per l'origine degli assi. Il coefficiente d'attrito è dato dalla pendenza di tale retta. Una volta trovato il valore lo si riporti nella tabella corrispondente, cosicché si potrà utilizzare una stessa coppia di assi per rappresentare più serie di dati oppure, si potrà eseguire un grafico separato per ogni tabella. VI)CALCOLI E RISULTATI: Le varie forze e la massa dei pesetti saranno espresse con l'unità di misura N, come previsto dal Sistema Internazionale. VII)CONCLUSIONI: Grazie al me