Esperimento sulla dispersione della luce
Relazione dell'esperimento che spiega perchè la luce si scompone nei famosi sette colori dell'arcobaleno (1 pagine formato doc)
DISPERSIONE DELLA LUCE: ESPERIMENTO
Relazione di fisica.
Esperimento sulla dispersione della luce. MATERIALI: alimentatore, proiettore diottrico (lampada), diaframma a fenditura rettilinea, porta-diaframma, cavalieri, [banco ottico], disco graduato, lente d’ingrandimento, prisma di plexiglas;. In questa serie di esperimenti abbiamo potuto verificare sperimentalmente la dispersione della luce. METODO: Dopo esserci accertati che il raggio luminoso arrivasse sul prisma di plexiglas nell’angolo maggiore, abbiamo fatto in modo che la luce colpisse il pannello bianco posizionato in fondo al banco ottico.La luce, dopo aver attraversato il prisma ed essersi raccolta sullo schermo, evidenzia la distribuzione delle componenti monocromatiche, che dal rosso meno deviato si estendono fino al più deviato violetto. Abbiamo inoltre notato che i colori che si ottengono grazie alla dispersione non sono ulteriormente scomponibili. Se infatti facciamo uscire da una fenditura un raggio monocromatico di qualunque colore e poniamo nel suo percorso un secondo prisma non si otterrà più un’ulteriore scomposizione.Spiegazione della rifrazione della luce
DISPERSIONE DELLA LUCE ARCOBALENO
Un altro fatto da notare è che mentre l’angolo di incidenza è unico, quello di rifrazione cambia col colore. I vari raggi monocromatici si propagano infatti a velocità diverse e hanno indici differenti di rifrazione. Essi aumentano man mano che si va dal rosso al violetto, perciò diminuisce di conseguenza l’angolo di rifrazione. L’indice di rifrazione della luce varia quindi con la componente monocromatica considerata, cioè con il colore; per questo motivo conviene caratterizzare ogni colore della luce con la particolare frequenza.
CONCLUSIONI: Possiamo quindi affermare che: Sin i/Sin r = v1/v2 = n(v)
N.B. “v” sta per un determinato colore.