L'esperimento di Oersted
Descrizione di un esperimento sull'elettromagnetismo. ( 9 pag formato word) (0 pagine formato doc)
Camilli Maria Elena Camilli Maria Elena III classico Relazione di FISICA Hans Christian Öersted (1777-1851) Nel 1820 scoprì i primi fenomeni magnetici prodotti dalla corrente elettrica , con la celebre esperienza che porta il suo nome e che in laboratorio è stata riprodotta.
TITOLO Esperimento di Öersted: nascita dell'elettromagnetismo SCOPO Il merito del danese Öersted è aver dimostrato sperimentalmente che una corrente elettrica può produrre effetti dinamici su un ago magnetico posto nelle vicinanze. Si occupò di tale esperimento spinto dalla volontà di capire se la forza magnetica potesse essere interpretata con le stesse categorie di quelle gravitazionale ed elettrostatica, se agisse quindi secondo il quadrato della distanza e lungo la congiungente delle masse/cariche. I risultati ottenuti posero le basi per la nascita di una teoria che sostiene l'esistenza di una relazione tra elettricità e magnetismo. L'obbiettivo nostro è stato quello di individuare la relazione esistente tra la forza elettromagnetica, generata da un filo percorso da corrente stazionaria, e un ago magnetico, in funzione della loro distanza. DESCRIZIONE DELL'APPARATO Componenti n.1 magnete n.1 ago collegato al magnete n.1 generatore che fornisce una corrente costante di 2A n.1 bilancia di torsione n.1 filo di nylon n.1 asta cilindrica metallica n.1 goniometro n.2 aste con ganci mobili per sostenere l'asta metallica n.2 fili conduttori a bassa resistenza collegati al generatore e all'asta metallica per permettere il passaggio di corrente Disposizione Dal generatore partono i due fili conduttori collegati alle estremità dell'asta metallica, sorretta dai ganci mobili delle aste fisse. Il filo di nylon passando accanto alla stessa asta metallica collega la testa delle bilancia di torsione con il magnete -unito, attraverso una sbarretta rigida, ad un ago sottostante- in modo tale che la direzione dello stesso sia parallela a quella dell'asta. Il goniometro è collocato sotto il magnete, parallelamente ad esso e al piano. ESPERIENZA Accortezze 1 Il filo di nylon della bilancia di torsione deve essere “scarico”, e quindi non precedentemente attorcigliato, al fine di non alterare le misurazioni e i dati. A tale scopo si ruota la testa della bilancia prima in un senso e poi nell'altro, annotando la precisa posizione iniziale. Se il filo si dispone nuovamente come in precedenza, era già scarico, altrimenti non lo era ed è stato scaricato. Per evitare gravi errori di calcolo ed accorgersi di eventuali dimenticanze o anomalie durante l'esperimento, una volta fatta passare la corrente in un senso, è necessario invertire i morsetti e ripetere il passaggio per il verso opposto. Teoricamente i dati raccolti dovrebbero coincidere, ma sperimentalmente ci si accorge che non sono uguali: il motivo è da ricercare nella diversa disposizione degli oggetti nello spazio, nel primo e nel secondo caso. Se la differenza dei risultati è notevole, probabilmente vi è stato un errore nel corso