Elettrizzazione per strofinio, per contatto e per induzione

Appunti e formule sull'elettrizzazione per strofinio, sull'elettrizzazione per contatto e sull'elettrizzazione per induzione (4 pagine formato doc)

Appunto di duemila2

ELETTRIZZAZIONE PER STROFINIO

Capitolo 1
•    Elettrizzazione per strofinio
Il primo contatto con l’elettrizzazione per strofinio fu con l’ambra, che se strofinata con un panno attira piccoli oggetti.

Inoltre questo fenomeno avviene anche con altri oggetti. Solitamente due oggetti strofinati di uguale materiale si respingono, mentre di materiale diverso si attraggono.
Ciò ha portato ad intuire che esistano due tipi diversi di elettrizzazione: positiva e negativa. Per convenzione il segno positivo è assegnato alla carica della bacchetta di vetro e quello negativo alla bacchetta di plastica.
Un corpo è neutro quando la somma algebrica tra protoni, ovvero portatori di carica positiva, ed elettroni, portatori di quella negativa, è pari a 0.
Il fenomeno dell’elettrizzazione per strofinio nel vetro (che si carica positivamente) avviene perché, strofinandolo, si sottraggono al materiale elettroni ed esso assume quindi carica positiva.
Il corpo si carica negativamente invece quando il corpo che lo strofina gli cede elettroni.
•    Conduttore
Un corpo è detto conduttore quando gli elettroni della fascia elettrica più esterna hanno una libertà di movimento all’interno della fascia microscopica del materiale.
Se un corpo non ha questa caratteristica è detto isolante.

ELETTRIZZAZIONE PER CONTATTO

•    Elettrizzazione per contatto. Avendo un corpo conduttore carico, lo si mette in contatto con altro conduttore neutro: il risultato è la formazione di un unico grande conduttore perché gli elettroni sono liberi di muoversi in entrambi i conduttori.
Con il contatto parte della carica viene trasferita nel conduttore neutro in modo tale che la carica complessiva del conduttore unico (formato dai due conduttori iniziali) sia pari a quella che possedeva il conduttore carico.
Separando nuovamente i due conduttori, la carica prima trasferita rimarrà sul secondo conduttore il quale rimarrà quindi carico. Il risultato è due conduttori carichi entrambi con una carica pari alla metà di quella che possedeva il primo conduttore inizialmente.
•    Coulomb
Il coulomb è la misura della quantità di carica ed è definito in modo tale che:
1 e- = 1,6·10-19 C
ovvero
1 C ≈ 6·1018 e-
•    Conservazione della carica elettrica
La carica elettrica non viene né creata né distrutta, viene solo trasferita da un corpo all’altro. Nell’ambito di più corpi che formano un sistema, le cariche si trasferiscono da un corpo all’altro.

Fenomeni di elettrizzazione: spiegazione

LEGGE DI COULOMB

•    Legge di Coulomb
Descrive in modo completo la forza con cui interagiscono due corpi puntiformi carichi.
La forza elettrica è una delle forze fondamentali della Natura (gravitazionale, elettrica, nucleare forte, nucleare debole).
Le legge di Coulomb è stata formulata mediante l’uso di una bilancia di torsione e afferma che:
Due corpi puntiformi carichi interagiscono con una forza diretta lungo la loro congiungente, di verso attrattivo se portano cariche discorsi, di verso repulsivo se portano cariche concordi, di modulo:
dove:
Q sono le cariche dei due punti espresse in Coulomb
r è la distanza tra le due cariche
k è una costante che dipende dal mezzo. Nel vuoto  
Si ha una nuova definizione di Coulomb: