Scomposizione di un moto parabolico
Relazione di laboratorio sulla scomposizione di un moto parabolico: obiettivo, procedimento, elaborazione dati e conclusioni (3 pagine formato doc)
Scomposizione
di un moto parabolico
Obiettivo: verifica di un moto parabolico su tavola a cuscino d'aria, scomposizione del moto nelle componenti orizzontali e verticali.
Cenni teorici: In generale il moto parabolico si osserva ogni volta che un corpo, soggetto alla forza di gravità, viene lanciato con una componente orizzontale della velocità non nulla; una situazione che si verifica, ad esempio, quando si lancia una palla in aria in una direzione che forma un certo angolo con la verticale.
A causa della forza di gravità, la palla è soggetta a un'accelerazione costante diretta verso il basso, che prima rallenta il moto della palla verso l'alto, e poi accelera quello di caduta verso il basso. La componente orizzontale della velocità iniziale impressa alla palla rimane costante (sempre nell'ipotesi ideale di poter trascurare l'attrito dell'aria) e il moto che ne risulta è la composizione di due moti rettilinei, uno accelerato nella direzione verticale e uno rettilineo uniforme lungo l'asse orizzontale; queste due componenti sono indipendenti l'una dall'altra e possono essere analizzate separatamente.
La traiettoria che si osserva è una parabola. L'equazione del moto parabolico è ricavata mettendo in sistema l'equazione del moto uniformemente accelerato (relativa all'asse y dove agisce la forza di gravità) con l'equazione del moto rettilineo uniforme (relativa all'asse x). Infatti il moto parabolico è un moto bidimensionale dove è possibile studiare separatamente le due componenti dello spostamento.
Obiettivo: verifica di un moto parabolico su tavola a cuscino d'aria, scomposizione del moto nelle componenti orizzontali e verticali.
Cenni teorici: In generale il moto parabolico si osserva ogni volta che un corpo, soggetto alla forza di gravità, viene lanciato con una componente orizzontale della velocità non nulla; una situazione che si verifica, ad esempio, quando si lancia una palla in aria in una direzione che forma un certo angolo con la verticale.
A causa della forza di gravità, la palla è soggetta a un'accelerazione costante diretta verso il basso, che prima rallenta il moto della palla verso l'alto, e poi accelera quello di caduta verso il basso. La componente orizzontale della velocità iniziale impressa alla palla rimane costante (sempre nell'ipotesi ideale di poter trascurare l'attrito dell'aria) e il moto che ne risulta è la composizione di due moti rettilinei, uno accelerato nella direzione verticale e uno rettilineo uniforme lungo l'asse orizzontale; queste due componenti sono indipendenti l'una dall'altra e possono essere analizzate separatamente.
La traiettoria che si osserva è una parabola. L'equazione del moto parabolico è ricavata mettendo in sistema l'equazione del moto uniformemente accelerato (relativa all'asse y dove agisce la forza di gravità) con l'equazione del moto rettilineo uniforme (relativa all'asse x). Infatti il moto parabolico è un moto bidimensionale dove è possibile studiare separatamente le due componenti dello spostamento.