Breve storia della lingua francese

Riassunto del libro "Breve storia della lingua francese" (autore: Madonia) (17 pagine formato doc)

Appunto di theblackpearlol
Introduzione
Scopo: analizzare il rapporto tra francese e fattori extralinguistici (politica, tecnologia) che ne hanno determinato l'evoluzione.
Brunot: lingua interna = l'evoluzione generale; lingua esterna = sua affermazione.
Sost.
e agg. in al-> aux: i copisti legavano la u e la s in una specie di x, e quando questa grafia manoscritta non fu più compresa, fu reintrodotta una u per rispettare la pronuncia: animaulx.
En Italie ma Au Portugal: en+le->el, davanti a consonante -> ou -> au.
Aspetto lessicale (ogni parola ha la sua storia, significante-significato): bureau viene da bourre, un tessuto che ricopriva la scrivania -> metonimia -> ufficio.
Dialetti: Lingua d'oil - Nord, Lingua d'oc - Sud, Lingue regionali, es. bretone.
In Italia: la divisione politica ed economica ha accentuato il particolarismo locale oltre che la fase storica, altrove unificatrice.


In Francia: invece, l'azione per affermare l'uso della lingua della capitale a tutta la nazione, iniziò molto precocemente -> oggi uno straniero ha difficoltà nel cogliere le differenze regionali, che in Italia si colgono subito per morfologia, lessico, fonetica e intonazione. 
Dialectes: varietà che assunsero dignità letteraria che scomparvero più precocemente che in Italia con l'unificazione politica del regno.
Patois: parlate locali, inferiori ai dialectes.
Zone rurali e isolate, oggi irrilevante distinzione tra patois e dialectes.


1529: trattato Champ Fleury di Geoffroy Tory, modernizzazione ortografica.
1539: ordinanza di Villers-Cotterets, obbligo del francese nell'amministrazione del regno.
1606: primo dizionario monolingue, Nicot.
1694: primo dizionario dell'Académie française.