Moto di rivoluzione terrestre
Appunti di geografia astronomica sul moto di rivoluzione della terra e breve descrizione delle tre leggi di Keplero (1 pagine formato doc)
MOTO DI RIVOLUZIONE TERRESTRE
Moto di rivoluzione terrestre.
Leggi di Keplero.
1)I pianeti descrivono orbite ellittiche aventi tutte un fuoco in comune in cui si trova il sole
2)Il raggio vettore che unisce il centro del sole con centro di un pianeta spazza aree uguali in tempi uguali
3)I quadrati dei tempi che i pianeti impiegano a percorrere le loro orbite sono proporzionali ai cubi delle loro distanze medie dal sole
Il moto di rivoluzione terrestre è il moto che la terra compie intorno al sole descrivendo un orbita ellittica, come del resto fanno gli altri pianeti del sistema solare il moto della terra analogamente a quello degli altri pianeti è regolato dalle tre leggi di Keplero.
La terra e i suoi movimenti: moto di rotazione e moto di rivoluzione
MOTO DI RIVOLUZIONE DELLA TERRA: CONSEGUENZE
Infatti come sappiamo dalla 1^la distanza tra la terra e il sole varia a secondo che la terra si trovi in perielio , cioè quando è più vicina(147mil km), o in afelio, cioè quando è più lontana(152mil km). La distanza media è di 149,600mil km.
Contrariamente a come sarebbe logico pensare la terra si trova in perielio quando è gennaio e in afelio quando è luglio: quindi l’alternarsi delle stagioni non è dovuto alla distanza con il sole. L’orbita della terra è un ellisse poco schiacciata: con un un’eccentricità pari a 0,017 (rapporto tra distanza sole-cento ellisse e lunghezza semiasse maggiore ellisse).L’intero percorso ha una lunghezza di 940 mil km ed è effettuato con una velocità che varia come dice la 2^ legge di Keplero. La velocità + alta è 30,3 km/s (in perielio) e quella più bassa 29,3 km/s (in Afelio). La velocità media è 29,8 km/s .
Il tempo che occorre a percorrere l’orbita è di 365g 6h 9m 10s (anno sidereo).
Pianeta Terra: riassunto
PERIODO DI RIVOLUZIONE DELLA TERRA
Una prova diretta della rivoluzione terrestre la abbiamo nella aberrazione della luce proveniente dagli astri. Infatti la luce di una stella impiega un po’ per arrivare sulla terra. Se posizioniamo un telescopio sulla direzione della stella non la vediamo poichè quando arriva la luce la terra si è spostata. Dovremmo inclinare il telescopio di un angolo chiamato angolo di aberrazione.
Un'altra prova è l’analogia con altri pianeti.
In più il fatto che la terra incontra nello stesso periodo dell’anno alcuni gruppi di stelle cadenti. Questo implica che la terra percorre un orbita ellittica o circolare. La rivoluzione terrestre determina anche l’alternarsi delle stagioni infatti ponendo un osservatore nel polo nord celeste vedrebbe il sole che gira intorno alla terra con un orbita circolare chiamata Eclittica. Quest’orbita tocca l’equatore celeste in due punti. Questi due punti sono gli equinozi che cadono il 21 marzo e il 23 settembre in questi due giorni i raggi solari sono perpendicolari alla tangente dell’equatore terrestre. Nei giorni di equinozio il di e la notte sono di ugual durata (12 ore).