Le imprese globali (le multinazionali)

Multinazionali in geografia economica (2 pagine formato doc)

Appunto di xxskossaxx
La categoria “impresa multinazionale” comprende imprese diverse tra loro, accomunate solo dal fatto che possiedono o controllano la produzione, la distribuzione, i servizi realizzati da unità localizzate al di fuori del Paese in cui hanno la loro sede centrale: il capitale può essere privato, pubblico o misto.
E’ la società madre che coordina e controlla l’organizzazione, le tecnologie e i metodi di lavoro utilizzati nelle unità produttive sparse per il mondo, in particolare nei Paesi in via di sviluppo.
Il rapporto tra la società madre e le filiali si basa sulla presenza di flussi di direzione opposta:
I flussi di investimenti e le scelte strategiche del gruppo si indirizzano dal centro verso le sedi periferiche;
 Il flusso dei profitti si dirige dalle sedi periferiche verso il centro.
Protagoniste dell’economia moderna sono anche le multinazionali, cioè le imprese che hanno una sede centrale nel Paese di origine e filiali sparse in varie parti del mondo; le più importanti operano spesso in diversi settori produttivi e hanno un potenziale economico superiore a quello di numerosi Stati.
Le prime imprese multinazionali sono sorte nel corso della seconda metà del XIX secolo, negli Stati Uniti e in Europa, per commercializzare alcuni prodotti agricoli di piantagione e per rifornire di materie prime i Paesi industrializzati.  Dopo la Seconda guerra mondiale, le multinazionali aumentano per numero; quelle agricole lasciano il posto alle multinazionali manifatturiere, infine, negli ultimi anni sono entrate nel mercato internazionale anche le imprese di servizi e le imprese tecnologiche.
Le nuove tecnologie hanno reso possibile la frammentazione della produzione in molteplici fasi svolte in località diverse, anche lontanissime, per trarre vantaggio dalle differenze nei costi delle materie prime e del lavoro tra i vari Paesi. Ciò ha generato il fenomeno della delocalizzazione dai Paesi di antica industrializzazione verso quelli in via di sviluppo, dove il costo del lavoro è più contenuto.
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