Ricerca sulla Russia

Ricerca sulla Russia: confini e territorio, clima, economia e approfondimento sulle risorse minerarie, popolazione e maggiori città

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La Russia rappresenta uno dei paesi più estesi e complessi del mondo, con una storia millenaria e una cultura variegata e affascinante. Dalle pianure della Siberia alle montagne del Caucaso, passando per le grandi città come Mosca e San Pietroburgo, il territorio russo offre una vasta gamma di paesaggi e di ambienti naturali. Attraverso questa ricerca, si possono comprendere le complessità del territorio russo, analizzando le caratteristiche fisiche, sociali ed economiche che lo contraddistinguono.

Confini e territorio

La Russia confina con:

  • A nord: Mar Glaciale Artico
  • A sud : Cina, Mongolia, Corea,del nord, Kazakistan, Mar Caspio
  • A est: Oceano Pacifico
  • A ovest: Georgia, Mar Nero,Ucraina, Bielorussia, Estonia, Lettonia, Finlandia, Norvegia

È lo Stato più esteso del mondo, comprendente gran parte dell’Europa Orientale e dell’Asia Settentrionale, dal Mar Baltico all’Oceano Pacifico, dal Mar Glaciale Artico al Mar Nero. Ha la superficie di 17.075.400 kmq con una popolazione di 143,4 milioni di abitanti. La Russia è divisa in due sezioni: ad Ovest dei monti Urali è detta Russia Europea; la parte asiatica, ad est degli Urali, Siberia.

La Russia può essere divisa in 3 regioni: la Russia Europea, la Siberia Occidentale, compresa tra i monti Urali e il fiume Jenisej, la Siberia Orientale, ad est del fiume Jenisej.

La Russia Europea è costituita da bassopiani ondulati: i rilievi non superano i 500 m. I monti Urali, confine occidentale della regione, sono antiche montagne che hanno subito una notevole erosione dovuta all’azione dei ghiacciai e agli effetti del vasto mare interno, che un tempo vi esisteva. I monti del Caucaso formano il confine sud orientale della regione. Il più grande è l’Elbrus (5642).

La seconda regione è acquitrinosa ed è ricca di foreste poiché la piattaforma russa è emersa e sprofondata molte volte e la contrazione dei mari poco profondi hanno prodotto vari depositi sedimentari.

La terza regione comprende il rialto della Siberia Centrale; i monti di Verhojansk e i monti Stonovoj, la penisola di Kamcatka  e l’isola di Sahalin. Nelle catene montuose  del Kamcatka ci sono ancora vulcani attivi.

Fiumi e laghi

I principali fiumi della Russia sono il Volga e il Don, che scorrono da Nord a Sud sfociando nel Mar Nero e nel Mar Caspio. Gli altri fiumi della Russia sono il Duina, l’Onega e il Pecora che sfociano tutti nel mar Glaciale Artico. La capitale Mosca è attraversata dal fiume Moscova che si butta nell’Oka, che a sua volta si getta nel Volga.Il fiume Neve  è un emissario del lago Ladoga fino al golfo di Finlandia a San Pietroburgo. Nella Siberia Orientale l’Ob, l’Irtys e lo Jenisej scorrono in direzione Nord fino all’Oceano Artico. Lungo il confine con la Manciuria vi è l’Anur che sfocia nello stretto dei Tartari. Praticamente tutti i fiumi siberiani nascono dai rilievi al confine con la Mongolia. I sistemi Jenisej-Selenga e Ob-Irtys sono tra i maggiori del mondo, superati solo dal Rio degli Amazzoni, dal Nilo e dallo Yangtze-Kiang.

L’elemento morfologico più notevole della Siberia è il lago Bajkal. Si trova presso il confine con la Mongolia ed è il più profondo lago di acqua dolce del mondo. 

Clima

Il clima della Russia è quasi interamente continentale, con ampie variazioni di temperatura tra l’inverno e l’estate, scarse precipitazioni e una limitatissima influenza mitigatrice degli Oceani. L’escursione tra le temperature medie estive ed invernali, consistente ovunque nel paese, cresce notevolmente da Est ad Ovest. Lungo le frontiere occidentali della Russia è di circa 21° C, negli Urali di 35°C e nella Siberia Orientale raggiunge i 65°C. La zona di Verhojansk, ad est del fiume Lena, fa segnare la temperatura più bassa del globo, con una media di –51°C e talvolta punte di –68°C. Le temperature fredde sono dovute a due fattori: uno perché la regione è aperta al mar Glaciale artico, due perché i monti himalayani impediscono alle correnti calde dell’Oceano Indiano di arrivare in Siberia.

Economia

Dal  punto di vista della vita vegetale, la massa continentale si può dividere in tre fasce parallele che corrono da Ovest ad Est: la prima è conosciuta come tundra, costituita da muschi, licheni e bassi cespugli; la seconda fascia è costituita da alberi di conifere. Questa fascia si divide a sua volta in altre due fasce: la prima si chiama taiga, costituita da pini, abeti rossi ed altre conifere. E’ la più vasta foresta di conifere nel mondo; la seconda è la steppa boscata che separa le vaste foreste dalle praterie più a Sud; la terza fascia è la steppa, un’immensa pianura erbosa che si estende dall’Ungheria alla Mongolia. I pochi alberi che vi crescono sono stati piantati dall’uomo. A causa delle enormi dimensioni, la Russia ha una grande varietà  di specie animali. Nelle regioni più a Nord  gli orsi polari, foche, buoi muschiati e renne. Nella taiga vivono alci, ermellini, zibellini e martore. Nella zona meridionale vivono lupi, lontre, castori, volpi, cervi e scoiattoli e in minor quantità orsi bruni e tassi. Le tigri siberiane sono specie protette nel territorio marittimo sulla costa del Pacifico. La Russia ha 2 tipi di suoli: il primo si chiama “terra nera” che ricopre milioni di ettari e si trova nella steppa; è molto fertile e si coltiva grano, mais, girasoli. Il secondo si chiama “Podsol” ed è diffuso nella zona delle foreste. Nella Tundra e nella Taiga, dove ci sono perenni ghiacciai, non è possibile alcuna forma di agricoltura: l’economia si basa sulla pesca (importante è quella dello storione da cui si estrae il caviale) e sulla caccia alle renne. Nella regione forestale si coltivano lino e patate.

Le risorse minerarie

In termini di risorse minerarie, la Russia è considerata il più ricco stato del mondo. Vi abbondano petrolio, gas naturale, metalli preziosi ed altri importanti minerali.

Il carbone si trova sia nella parte europea che in quella siberiana. I maggiori giacimenti siberiani sono il Kuzbass, il bacino del Tunguska e gran parte della Jacuzia meridionale. I giacimenti di carbone del Kuzbass e del Tunguska sono tra i maggiori del mondo.

Le principali aree petrolifere della Russia europea si trovano negli Urali, nella regione dei Comi a nord del Caucaso settentrionale.  Le ricerche nella Siberia  settentrionale sono state intralciate dalla mancanza di sistemi di trasporto. Altri minerali che si trovano in Russia sono il ferro, l’oro, l’argento, il platino, il piombo, il molibdeno, l’uranio, il tungsteno, l’apatite, il nichel, il titanio ed il cobalto.

Grazie all’abbondanza di minerali di ferro e di carbon fossile, la Russia figura tra i maggiori produttori mondiali di ghisa, ferroleghe e  acciaio. Le grandi disponibilità di carbone hanno consentito agli impianti un notevole potenziale elettrico nelle aree industrializzate, infatti più del 70 per cento dell’energia prodotta è di origine termica. Tuttavia in questi ultimi anni si tende a sfruttare il potenziale idrico utilizzandolo contemporaneamente per scopi di irrigazione.

La produzione di uranio ha favorito l’impianto di nuove centrali per la produzione di energia nucleare. La caratteristica prima dell’industria russa è prevalentemente rivolta al settore della meccanica. Quello chimico è un settore giovane perché è sorto solo dopo la Seconda guerra mondiale. La Russia dispone di una colossale industria petrolchimica, edile e tessile, soprattutto cotone e lana. Importante è anche l’industria del cemento. L’interscambio si svolge prevalentemente con Germania, Bulgaria, Ungheria, Cuba, Giappone, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Polonia, Finlandia e Jugoslavia. 

Città

Le città più importanti:

Mosca: Capitale della repubblica, è la più grande città, sia per estensione, che per numero di abitanti. Sorge sulle rive del lago Moscova. Fu fondata nel 1147 e si sviluppò intorno alla fortezza del Cremlino. Dimenticò il ruolo di capitale, per due secoli, a favore di San Pietroburgo; lo riacquistò dopo la rivoluzione, nel 1917. Dopo il 1917 si decise di abbattere le  case di legno e costruire delle case più sicure, Mosca acquistò allora un aspetto moderno. Il cuore della città rimane l’antica cittadella cinta di mure, il bel noto Cremlino che è sede del governo Sovietico dal 1918. Significativa è anche la chiesa di San Basilio sulla Piazza Rossa (piazza che fu teatro dei principali avvenimenti della storia russa). Tra le opere contemporanee, il mausoleo di Lenin, l’Università Lomonosov, la Biblioteca Lenin, il Museo Puskin, il Museo Storico, la galleria Tretjakov, il Museo di Arti Figurative e il Teatro Bolsoj.    

San Pietroburgo: è stata capitale per 200 anni. Sorge alla foce del fiume Neva, nel golfo di Finlandia. Fu fondata da Pietro I il Grande, nel 1703 (si chiamò Pietroburgo fino al 1914 e Pietrogrado fino al 1924), che volle per il suo impero una capitale che fosse anche un porto marittimo.

Per darle un aspetto maestoso come quello delle altri capitali europee di allora, chiamò alla sua corte i più celebri architetti (molti italiani) che la arricchirono di bei monumenti: fra questi il Palazzo d’Inverno, che Rastrelli fece ispirandosi alla reggia di Caserta; la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, con l’altissimo campanile a Guglia, la chiesa di Sant’Isacco, il Palazzo del Granduca Michele e le maestose prospettive , cioè le tre grandi arterie che partono dal cantiere navale. A San Pietroburgo si trova il Museo dell’Ermitage, uno dei più grandi del mondo, dove ci sono opere di Leonardo da Vinci, Raffaello, Tiziano, Caravaggio ecc.

Petrodvorec: si trova a ovest di San Pietroburgo, sulla costa meridionale del golfo di Finlandia. Pietro il Grande vi fece costruire un complesso di palazzi, sparsi in un ampio parco, da adibire a residenza estiva. Oltre al Palazzo Grande, altri monumenti importanti sono il Palazzo del Monplaisir, il Palazzo di Marly ed il Palazzo Inglese, in stile neoclassico.

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