Sudafrica: relazione di geografia
Relazione di geografia sul Sudafrica: risorse minerarie, economia, agricoltura, industria, ordinamento dello Stato, arrivo degli europei, colonizzazione britannica, nazionalismo afrikaner e apartheid (6 pagine formato doc)
SUDAFRICA: GEOGRAFIA
Risorse minerarie.
La Repubblica Sudafricana è ricchissima di risorse minerarie. Le più importanti per l'economia sono rappresentate da oro, diamanti e carbone. Dalla fine del XIX secolo, quando cominciò lo sfruttamento dei giacimenti su vasta scala, l'industria mineraria è stata uno dei settori dominanti dell'economia sudafricana. Giacimenti d'oro, i più ricchi del mondo, si trovano nel Witwatersrand e furono scoperti nel 1886. La maggior parte dei diamanti proviene dalle riserve situate nei pressi di Kimberley, scoperti nel 1870. Il carbone si trova nelle zone del nord-est, tra il Lesotho e lo Swaziland. Il sottosuolo sudafricano è inoltre ricco di rame, nichel, platino, uranio, cromo, amianto, fluoro, fosfati, vanadio, titanio, stagno, manganese e minerali di ferro. I principali giacimenti di manganese e di minerali di ferro si trovano a nord della zona del Capo, mentre il titanio si estrae nella regione costiera orientale. L'uranio viene estratto nel Witwatersrand. Il paese ha giacimenti di gas naturale in mare aperto, al largo della costa del Capo. Non possiede importanti giacimenti petroliferi, ma vi si producono grandi quantitativi di succedanei del petrolio, ottenuti per sintesi dal carbone, in impianti installati durante il periodo dell'apartheid.L'apartheid in Sudafrica: riassunto
SUDAFRICA: ECONOMIA
Economia. L'economia sudafricana è la più forte e la più sviluppata del continente. Fino alla prima guerra mondiale l'economia del paese si era basata principalmente sulle risorse minerarie (specialmente diamanti e oro) e sull'agricoltura. Dopo il 1945 l'industria manifatturiera ha registrato un rapido sviluppo ed è oggi il settore trainante. Un'altra area in forte espansione è quella dei servizi finanziari (il paese ha il settore finanziario più sviluppato dell'Africa subsahariana).
SUDAFRICA: AGRICOLTURA
Agricoltura. La bassa fertilità del suolo e la scarsità delle precipitazioni limitano lo sfruttamento agricolo del territorio. L'85% del terreni è pertanto riservato all'allevamento (bovini, ovini, suini e pollame). I bianchi gestiscono circa l'87% delle terre all'interno di grandi e moderne aziende agricole, mentre i neri possiedono piccole fattorie gestite con metodi tradizionali. Gli agricoltori neri hanno inoltre un accesso molto limitato al credito agricolo, alle infrastrutture del settore e ai mercati di smercio. La produzione agricola del paese comprende mais, canna da zucchero, frumento, orzo, sorgo, patate, avena e miglio. Tra le colture fruttifere occupano una posizione di rilievo uva, mele, pere e agrumi (pompelmi e limoni).
Il legname proviene soprattutto dalle foreste di pini e eucalipti poste sui versanti marittimi. La corteccia dei cannicci è un importante prodotto d'esportazione. L'industria ittica è una voce di rilievo sia per il mercato interno sia per le esportazioni (acciughe, sardine, sgombri e merluzzi).
SUDAFRICA: INDUSTRIA
Industria. Prima della seconda guerra mondiale il settore dell'industria occupava un ruolo marginale rispetto a quello agricolo e minerario. Agli inizi degli anni Novanta l'industria nazionale, finanziata in gran parte da capitale privato, rappresentava tuttavia il 25% del Prodotto interno lordo del paese. Il nuovo governo, dominato dal Congresso nazionale africano (ANC), ha mantenuto un'economia mista. La produzione industriale è particolarmente attiva nei settori siderurgico, chimico, petrolchimico, agroalimentare, cartario, delle autovetture e dei veicoli commerciali. Di grande importanza i prodotti derivati dal carbone, dal ferro e dall'acciaio. Attivo anche il settore tessile (cotone). I principali centri industriali del paese sono Città del Capo, Johannesburg, Durban e Port Elizabeth.