Campania

Campania : Territorio, Economia, Popolazione e città, Storia. (7 pagg., formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di poired
Campania Campania Regione amministrativa dell'Italia meridionale; si affaccia a ovest e a sud-ovest sul mar Tirreno e confina con il Lazio e il Molise a nord, la Puglia a est, la Basilicata a est e sud-est.
È ripartita nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno; il capoluogo regionale è Napoli. Dipendono amministrativamente dalla regione (in provincia di Napoli) le isole partenopee. Il nome di "Campania" può sembrare abbastanza incongruo per designare una regione che in effetti è, per oltre cinque sesti, montuosa o collinare, nonché in gran parte formata da terreni poco fertili, quindi inadatti all'agricoltura. In effetti il nome indicò in origine solo l'area pianeggiante della regione, abitata dalla popolazione degli osci, che corrisponde a grandi linee all'attuale Terra di Lavoro (in provincia di Caserta), il cui centro principale era Capua; da questa città trasse il nome il territorio circostante, cioè l'Agro Campano (Kappanom, Kampanom).
Il termine di Campania in funzione amministrativa scomparve in epoca medievale - per secoli si parlò solo di Regno di Napoli - e tornò in uso solo con l'unità d'Italia. La regione non è particolarmente vasta (13.595 km2) ma, con 5.754.800 abitanti, può dirsi notevolmente popolata; in valori assoluti solo la Lombardia ne conta di più, ma la densità media (423 abitanti per km2) non solo è la più alta d'Italia, ma addirittura più che doppia rispetto alla media nazionale. I confini sono quasi ovunque convenzionali e hanno subito nel corso della storia numerose modifiche. Tra i pochi limiti fisicamente delineati vi è un breve tratto del fiume Garigliano, al confine con il Lazio, il massiccio del Matese, al confine con il Molise, e i monti della Daunia, al confine con la Puglia. Territorio La fascia costiera, dal clima molto mite, dai porti accoglienti, dai terreni perlopiù pianeggianti e assai fertili, dalle città aperte agli scambi commerciali, era per i romani la Campania felix. Gli odierni confini tuttavia comprendono una Campania ben diversa (e assai più vasta), del tutto simile alle terre appenniniche dell'Italia centrale e meridionale, con le sue montagne aspre e brulle, i valichi difficili, i paesaggi spopolati. Se è propria di tutta l'Italia peninsulare la contrapposizione - per caratteristiche economiche, densità insediativa, generi di vita - tra le dinamiche, ricche e sempre più popolate orlature marittime e le più povere e disagiate zone interne, in nessun'altra regione il divario assume gli estremi contrasti che si manifestano in Campania. La morfologia contribuisce a favorire nettamente la regione litoranea. Le pianure, che coprono meno di un sesto del territorio (il 50,8% è collinare, il 34,5% è montano), sono tutte costiere, di origine alluvionale, rese particolarmente fertili dai terreni vulcanici. A nord si estende la pianura più ampia e dal nome significativo, la Terra di Lavoro, attraversata dal fiume Volturno, a sud è situata la piana del Sele, solcata dal fiume omonimo.