Sistema Mondo
Le classificazioni socio-economiche del mondo. Il Sistema Mondo. Misurare lo sviluppo. Le politiche degli organismi internazionali. Gli effetti della Globalizzazione (2 pagine formato doc)
Le
classificazioni socio-economiche del mondo
Per rappresentare efficacemente la realtà socio-economica del mondo è stato necessario individuare i termini idonei per identificare livelli di sviluppo dei Paesi, raggruppandoli per aree omogenee.
Una prima classificazione possibile è quella tra Paesi ricchi e poveri, contrapponendo lo sviluppo economico consolidato e un diffuso benessere ad una struttura produttiva debole e da condizioni di vita disagiate.
Un Paese si definisce in via di sviluppo quando avviene l'inizio di un processo economico di sviluppo, che non corrisponde mai alla condizione reale di essi.
Il termine sottosviluppo è stato progressivamente abbandonato perché poteva sottintendere un giudizio di valore e quindi risultare squalificante e quasi offensivo.
Originariamente questa classificazione prevedeva i primi tre livelli e si riferiva a una divisione del mondo tra Paesi sviluppati a economia capitalista (primo mondo), Paesi a economia collettivistica (secondo mondo) e tutto il resto del mondo (terzo mondo). Successivamente questa articolazione si è arricchita con l'individuazione di un Quarto Mondo, comprendente quei Paesi che non erano riusciti a mettere in moto nessun meccanismo di sviluppo e che evidenziavano una situazione socio-economica stagnante, se non addirittura in regresso. Questa classificazione viene oggi messa in discussione da due fattori: il primo è determinato dalla scomparsa del secondo mondo avvenuta con la crisi dei sistemi collettivisti dell'Est europeo e la loro trasformazione in economia di mercato, il secondo dalle differenze di sviluppo che si sono venute a creare fra stessi Paesi del Terzo Mondo. La differenza maggiore è posta dai Paesi emergenti, che negli ultimi anni hanno sviluppato una struttura produttiva competitiva, facendo registrare tassi di crescita fra i più elevati del mondo.
Nord e Sud = Questa terminologia si basa sulla constatazione che i Paesi sviluppati, per la maggior parte, si trovavano geograficamente collocati nel nord del pianeta, mentre i Paesi poveri al sud.
Negli anni novanta si è andata affermando una classificazione elaborata dall'ONU sulla base di quello che viene definito lo sviluppo umano, che pone l'accento sulla persona, sulle sue opportunità di crescita e sull'esercizio dei diritti, senza comunque trascurare la condizione economica.
Per rappresentare efficacemente la realtà socio-economica del mondo è stato necessario individuare i termini idonei per identificare livelli di sviluppo dei Paesi, raggruppandoli per aree omogenee.
Una prima classificazione possibile è quella tra Paesi ricchi e poveri, contrapponendo lo sviluppo economico consolidato e un diffuso benessere ad una struttura produttiva debole e da condizioni di vita disagiate.
Un Paese si definisce in via di sviluppo quando avviene l'inizio di un processo economico di sviluppo, che non corrisponde mai alla condizione reale di essi.
Il termine sottosviluppo è stato progressivamente abbandonato perché poteva sottintendere un giudizio di valore e quindi risultare squalificante e quasi offensivo.
Originariamente questa classificazione prevedeva i primi tre livelli e si riferiva a una divisione del mondo tra Paesi sviluppati a economia capitalista (primo mondo), Paesi a economia collettivistica (secondo mondo) e tutto il resto del mondo (terzo mondo). Successivamente questa articolazione si è arricchita con l'individuazione di un Quarto Mondo, comprendente quei Paesi che non erano riusciti a mettere in moto nessun meccanismo di sviluppo e che evidenziavano una situazione socio-economica stagnante, se non addirittura in regresso. Questa classificazione viene oggi messa in discussione da due fattori: il primo è determinato dalla scomparsa del secondo mondo avvenuta con la crisi dei sistemi collettivisti dell'Est europeo e la loro trasformazione in economia di mercato, il secondo dalle differenze di sviluppo che si sono venute a creare fra stessi Paesi del Terzo Mondo. La differenza maggiore è posta dai Paesi emergenti, che negli ultimi anni hanno sviluppato una struttura produttiva competitiva, facendo registrare tassi di crescita fra i più elevati del mondo.
Nord e Sud = Questa terminologia si basa sulla constatazione che i Paesi sviluppati, per la maggior parte, si trovavano geograficamente collocati nel nord del pianeta, mentre i Paesi poveri al sud.
Negli anni novanta si è andata affermando una classificazione elaborata dall'ONU sulla base di quello che viene definito lo sviluppo umano, che pone l'accento sulla persona, sulle sue opportunità di crescita e sull'esercizio dei diritti, senza comunque trascurare la condizione economica.