approccio sociotecnico

Spiegazione dettagliata dell'approccio sociotecnico come modello di organizzazione nella gestione delle risorse umane (10 pagine formato doc)

Appunto di stefaniafontana82
L'approccio socio tecnico

L'approccio sociotecnico sia fin dall'origine differenziato e in evoluzione, in misura delle differenti interpretazioni e delle numerose modifiche di cui è stato oggetto, non solo ad opera dei vari indirizzi affermatisi in differenti aree del mondo ma anche degli stessi padri fondatori
che, già a partire dagli anni '60, hanno rivisitato concetti e pratiche iniziali, talora introducendo sostanziali innovazioni.
Gli "stadi di sviluppo" della ricerca sociotecnica sono in relazione alle modifiche rese necessarie dai cambiamenti nel livello di analisi (dal lavoro manifatturiero, all'analisi dei processi industriali automatizzati). L'indirizzo considerato "la versione classica" dell'approccio sociotecnico, che ha le sue radici negli studi iniziali compiuti presso le minieri inglesi e le industrie norvegesi è il risultato delle integrazioni e degli innesti apportati dagli studiosi statunitensi che hanno fornito un contributo fondamentale per il suo sviluppo e affermazione.


L'approccio sociotecnico ha origine a Londra nel 1946 presso il Tavistock Institute of Human Relations fondato da un gruppo di giovani ricercatori di formazione psichiatrica e psicologica che decidono di sperimentare l'utilizzo di strumenti e tecniche di ricerca intervento psicoterapeutico, adottati con successo per assistere i soldati britannici a superare i danni psicofisici provocati dalla guerra, anche all'interno dei luoghi di lavoro allo scopo di migliorare la qualità dell'organizzazione e della vita di lavoro delle persone che in esse operano.

Dei numerosi indirizzi organizzativi che si sviluppano negli Stati Uniti il più rigoglioso sotto il profilo della numerosità dei contributi prodotti e della risonanza internazionale è costituito dal Quality of Working Life (1975).

In questo filone di studi si rintracciano le due caratteristiche tipiche del mainstream sociotecnico, ossia: l'integrazione sotto il profilo metodologico delle tecniche d'indagine ingegneristiche per l'analisi del sistemo tecnico e di quelle psicologico-sociali per l'analisi del sistema sociale e il ruolo dominante del consulente esterno, practioner o ricercatore, nello sviluppo del processo di indagine e di intervento organizzativo.