Il mare territoriale e i suoi limiti

Mare territoriale: è una zona di mare adiacente al territorio, sulla quale lo stato esercita la sovranità nelle condizioni previste dal diritto internazionale. Diritto alla navigazione. (2 pagg., formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di superlobo
Untitled IL MARE TERRITORIALE E I SUOI LIMITI Mare territoriale: è una zona di mare adiacente al territorio, sulla quale lo stato esercita la sovranità nelle condizioni previste dal diritto internazionale.
Anche le isole (distese naturali di terra circondate dalle acque che restano scoperte ad alta marea) hanno un mare territoriale. Sul mare territoriale la sovranità di estende allo spazio aereo sovrastante, al fondo del mare stesso e al relativo sottosuolo. L'estensione del mare territoriale è fissata dallo stato costiero nel limite massimo di 12 miglia marine. Tale regola è rispettata da 123 stati, mentre soltanto 20 rivendicano limiti più ampi.
E' però da tenere presente che negli ultimi tempi molti paesi hanno ridotto le loro pretese e spesso quelli che continuano a rivendicare distanze maggiori in realtà lasciano impregiudicata la libertà di navigazione. Il mare territoriale è misurato a partire da una linea di base che costituisce il cosiddetto limite interno. Le acque che si trovano fra la terraferma e il limite interno sono denominate acque interne. La linea di base normale è la linea di bassa marea, come indicata sulle carte marine a grande scala riconosciute ufficialmente dallo stato costiero. Vi sono però numerose eccezioni e particolarità: In caso di costa profondamente indentata e frastagliata o di frangia di isole lungo la costa: puo' essere impiegato il metodo delle linee di base rette che congiungono punti appropriati (i punti più sporgenti dei promontori costieri o delle isole litoranee). La convenzione del '58 e la cnudm dispongono anche che il tracciato delle linee base non può scostarsi sensibilmente dalla direzione generale della costa e che le acque interne devono essere sufficientemente legate al dominio terrestre (ma rimane nel vago sul significato di ciò e sulla indicazione di precisi limiti spaziali come la lunghezza dei segmenti o la distanza dalla costa) . In caso di baia può essere tracciata una linea di base retta congiungente i punti di entrata della baia con dei precisi limiti geometrici: la c.d. regola del semicerchio, per la quale la superficie della baia deve essere uguale o superiore a quella di un semicerchio avente per diametro la linea passante fra i due punti di rientranza della baia stessa. La linea di chiusura della baia non può eccedere le 24 miglia. Fanno eccezione ai limiti sopra indicati (in particolare al limite di 24 miglia) le cosiddette baie storiche sulle quali le convenzioni internazionali non precisano alcunché con vistosa lacuna. Si tratta di una regola consuetudinaria descritta confusamente in dottrina anche se si concorda per i requisiti: 1. dell'esercizio di una autorità 2. della continuità di tale esercizio 3. dell'acquiescenza degli altri stati Ma permangono molti dubbi sul significato da attribuire ad ognuno dei requisiti stessi. In caso di stato arcipelago (si tratta di una importante novità introdotta dall cnudm) si possono costruire le cosiddette linee di base arcipelagiche rette, co