Articolo 138 della Costituzione: spiegazione

Tesi di laurea sul procedimento di revisione costituzionale ex. Art. 138 della Costituzione Italiana: spiegazione (154 pagine formato doc)

Appunto di martaferrucci

ARTICOLO 138 DELLA COSTITUZIONE: SPIEGAZIONE

Introduzione.

La Costituzione è il complesso delle norme che stanno a base dell’ordinamento giuridico dello Stato, rappresentando allo stesso tempo l’immagine riflessa della comunità statale. Il vocabolo, infatti, di chiara derivazione latina (constituere), esprime il concetto di norma che costituisce lo Stato, più esattamente l’ordinamento giuridico statale.
La dinamica interna di ogni comunità organizzata, il suo continuo evolversi nel tempo ed il suo incessante adattarsi a mutate situazioni impongono la necessità di un parimenti continuo e costante adeguamento delle norme giuridiche che ne disciplinano la vita, in primis delle norme costituzionali, per l’importanza che queste rivestono nella loro qualitas di fondamenta dell’ordinamento giuridico dello Stato.

Articolo 138 e 139 della Costituzione Italiana: spiegazione

ARTICOLO 138 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA: SPIEGAZIONE

Se quindi la costituzione riveste grande importanza, una rilevanza certo non minore deve riconoscersi alle modifiche che ad essa possono  - a volte debbono -  essere apportate.
Il problema della revisione costituzionale, da sempre importantissimo in tutti gli ordinamenti, lo è divenuto ancor di più in seguito all’avvento delle costituzioni scritte, lunghe e rigide.

Una  tale  tipologia  di  Carte  costituzionali
non consente, infatti, se non entro limiti davvero ristretti, un semplice adeguamento interpretativo delle norme preesistenti, sicché l’esigenza di garantire una continua rispondenza tra ordinamento costituzionale e realtà sociale può essere soddisfatta soltanto attraverso il diretto intervento dell’organo o degli organi competenti per le innovazioni costituzionali.  
L’istituto della revisione costituzionale può essere studiato da due diversi punti di vista, a seconda che se ne ricerchi il fondamento politico e s’indaghi la natura del relativo potere, soffermandosi peraltro anche sui limiti, assoluti o relativi, che all’esercizio di tale potere si pongono, ovvero a seconda che invece se ne esamini la procedura. Oggetto della presente ricerca è l’analisi puntuale e dettagliata del complesso procedimento predisposto dalla nostra Costituzione del 1948 per la sua revisione.

ART. 138 COSTITUZIONE ITALIANA

L’art. 138 della Costituzione prevede per le “leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali” (considerate sostanzialmente la stessa cosa dalla prevalente dottrina  ) un procedimento di formazione diverso da quello della legge ordinaria. Esso si caratterizza per la sua maggiore complessità e si definisce, pertanto, “aggravato”.
In sede di Assemblea Costituente, data per scontata l’unanime scelta per
un sistema costituzionale rigido, fu molto dibattuta l’opportunità di adottare l’uno o l’altro strumento di aggravamento procedurale. Le proposte avanzate dalla Commissione ministeriale di studio consistevano in un sistema di aggravamento attraverso una duplice deliberazione in due distinte legislature, mentre le opinioni erano molto diversificate rispetto all’eventualità e al valore di un intervento popolare mediante autonome possibilità d’iniziativa legislativa o referendum.
L’On. Rossi, relatore sul problema della revisione costituzionale alla Seconda Sottocommissione dell’Assemblea Costituente, fece proprio tale suggerimento e propose d’adottare un procedimento fondato sull’automatico scioglimento del Parlamento dopo la prima approvazione del testo di riforma costituzionale e sulla necessità quindi di sottoporre al nuovo Parlamento, frutto della volontà popolare anche su tale problema, l’approvazione definitiva del testo della proposta.