La teoria special-preventiva della sanzione penale

Seminario di filosofia del diritto sulla teoria special-preventiva della sanzione penale. (2 pg - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di stelappa
LA TEORIA SPECIAL-PREVENTIVA DELLA SANZIONE PENALE LA TEORIA SPECIAL-PREVENTIVA DELLA SANZIONE PENALE Maestro della special-prevenzione è il medico Lombroso, che nel 1876, con la pubblicazione del libro “L'uomo delinquente”, affermò che in tutti i delinquenti era presente una anomalia antropometrica: la fossetta occipitale medianica.
Il delinquente allora non è che un anormale, che presenta anomalie empiricamente riscontrabili; è un individuo poco evoluto, non al passo con lo stadio evolutivo degli altri esseri umani; tant'è che la fossetta occipitale medianica è presente soprattutto in alcuni primati e mammiferi minori. Quindi se l'uomo delinquente è da reputarsi un anormale, la società deve difendersi da lui, soprattutto con lo strumento penale.
La teoria in questione mira a spostare il punto focale dal reato al reo. Definizione di pena: la pena è uno strumento diretto ad evitare il compimento di reati da parte di soggetti che hanno una certa predisposizione a compierli; iol soggetto cioè deve essere punito in quanto incline a compiere reati. Notevoli sono le divergenze nei confronti delle teorie general-preventive (dove l'attenzione è posta sulla comunità e non sui singoli) e retributive. Concetto di pericolosità: se la pena si relaziona nel suo oggetto a particolari soggetti pericolosi, è necessario chiarire il concetto di pericolosità; perché esistono soggetti pericolosi? Quali fattori determinano la pericolosità? Vi sono anomalie di ordine vano, altre di carattere scientifico basate su riscontri empirici; in questo senso vi sono 2 direttrici di studio: - direttrice antropologica: l'anomalia che spinge a delinquere è di carattere psico-fisico; sono due aspetti mai totalmente scindibili, a cui però viene attribuita maggiore o minore importanza a seconda delle correnti di pensiero; la pericolosità dipende quindi dall'animo o dal corpo. Già Aristotele aveva compiuto studi di fisionomica, che vengono qui applicati allo studio dei criminali. La direttrice antropologica quindi si divide in una corrente fisica ed in una psichica. Quella fisica è una corrente somatologica, cui è riferibile l'opera del Lombroso; quella psichica invece mette in primo piano le eventuali turbe psichiche del delinquente: si riconosce un ciclo emotivo per il quale il soggetto alterna stati di esaltazione ad altri di depressione, il che lo porta ad essere un potenziale omicida/suicida. - direttrice sociologica: si guarda soprattutto l'ambiente che circonda il delinquente; si mettono in evidenza fattori politici, religiosi, sociali, stagionali, burocratici, etc. Le risultanti di queste due correnti comunque convergono. Si traggono da questi studi delle tipologie delinquenziali e dall'applicazione di uno dei criteri o di entrambi si creano una classificazione delle tipologie. Enrico Ferri costruisce 5 classi di delinquenti: i delinquenti nati, i pazzi, i delinquenti abituali, coloro che delinquono per passione e coloro che lo fanno d'occasione; la classificazion