L'anonimo del sublime

Breve sintesi sull'Anonimo del sublime, con differenza tra bello e sublime (1 pagine formato doc)

Appunto di metelda
Parlando degli atteggiamenti estetici della grecità ellenistica non si può non fare cenno all’Anonimo del Sublime ,perché indubbiamente la parola estetico, bello e raffinato richiama “sublime”: ma in realtà bisognerebbe dapprima fare una breve distinzione tra ciò che è sublime e ciò che è bello, o per meglio dire tra i due concetti: formalmente la distinzione tra bello e sublime viene esplicitata dal filosofo e uomo politico irlandese, che poi ha vissuto in Inghilterra, Edmund Burke, che scrive nel 1757 la Inquiry, l'Inchiesta sul bello e sul sublime.
La distinzione è molto netta e diverrà classica: il bello è legato intanto al piacere, poi al sesso femminile, poi al sesso in generale, al piacere sessuale, e poi alla socialità.
Quindi bello è ciò che ha grazia, che non turba, che attrae e che, soprattutto, mette gli uomini in rapporto fra di loro. Invece il sublime è legato alla paura, soprattutto alla morte, perché è ciò che minaccia la mia "self-preservation" ...