Ellenismo e la letteratura greca: riassunto
riassunto dell'Ellenismo e i suoi caratteri particolari in riferimento alla letteratura greca del periodo (13 pagine formato doc)
Ellenismo e la letteratura greca: riassunto - GLI AVVENIMENTI STORICI Chiamiamo periodo ellenistico quel periodo della letteratura greca che va dalla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C.
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Furono scoperti da Angelo Mai, al quale Leopardi dedicò la poesia “Ad Angelo Mai”. Neibuur non cita Plutarco poiché non è considerato uno storico a tutti gli effetti, ma piuttosto un biografo. Tuttavia nelle “Vite parallele” narra di alcuni personaggi protagonisti del periodo ellenistico: Filopemene, Dimetro, Pirro, Arato, Agide e Cleomene (due re spartani). Nel 1833 per la prima volta, malgrado il vuoto storico, Droysen scrisse l'intera storia del periodo ellenistico. L'opera fu pubblicata per la prima volta nel 1836 con il titolo “Storia dei successori di Alessandro”. Nel 1877 Droysen pubblicò la seconda edizione a cui modificò il titolo in “Storia dell'Ellenismo”. È un'opera innovativa e Wilamoviz individua tale novità nell'audacia dell'impresa di Droysen.
Leggi anche Quadro storico dell'Ellenismo
Tuttavia il merito di Droysen non sta nell'audacia, ma piuttosto nella concezione che pone alla base dell'opera, nella sua capacità di collocare storicamente un'età intera e di restituirle uno specifico significato. Prima di Droysen, infatti, l'Ellenismo era considerato un periodo di decadenza, sia dal punto di vista letterario che storico (per esempio le poleis furono conquistate dai macedoni) poiché era d'obbligo il confronto con il quinto e il quarto secolo. Droysen invece conferisce importanza storica al periodo poiché lo pone sotto una luce completamente diversa, vedendolo come articolazione centrale di una triade costituita da Età classica, Età ellenistica ed Età cristiana.
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L'Età classica trasmette la sua eredità all'Età cristiana proprio attraverso l'Ellenismo: il cristianesimo diventa quindi la sintesi dei due momenti precedenti. Il ruolo fondamentale dell'Ellenismo è quello di essere un periodo di mescolanza di culture (greca e orientale) e di una conseguente esplosione creativa.
alla battaglia di Azio nel 31 a.C. A differenza dei periodi storici precedenti, dell'Ellenismo non abbiamo una narrazione storica continua, ma anzi abbiamo una sorta di buco storico fatto notare fin dall'800. Tra i primi a considerare questa differenza ci fu lo storico tedesco Neibuur, il quale sosteneva che per ricostruire il periodo si potesse ricorrere: All' opera di Diodoro fino al 301 a.C.; All'opera di Polibio (anche se abbiamo solo il primo di 5 libri) dal 265 a.C. (prima guerra punica) al 216 a.C. (battaglia di Canne); All'opera di Pausania; Agli Estratti Vaticani, dei riassunti di storici greci raccolti nel codice vaticano greco n°73. Leggi anche Ellenismo e Koinè
Furono scoperti da Angelo Mai, al quale Leopardi dedicò la poesia “Ad Angelo Mai”. Neibuur non cita Plutarco poiché non è considerato uno storico a tutti gli effetti, ma piuttosto un biografo. Tuttavia nelle “Vite parallele” narra di alcuni personaggi protagonisti del periodo ellenistico: Filopemene, Dimetro, Pirro, Arato, Agide e Cleomene (due re spartani). Nel 1833 per la prima volta, malgrado il vuoto storico, Droysen scrisse l'intera storia del periodo ellenistico. L'opera fu pubblicata per la prima volta nel 1836 con il titolo “Storia dei successori di Alessandro”. Nel 1877 Droysen pubblicò la seconda edizione a cui modificò il titolo in “Storia dell'Ellenismo”. È un'opera innovativa e Wilamoviz individua tale novità nell'audacia dell'impresa di Droysen.
Leggi anche Quadro storico dell'Ellenismo
Tuttavia il merito di Droysen non sta nell'audacia, ma piuttosto nella concezione che pone alla base dell'opera, nella sua capacità di collocare storicamente un'età intera e di restituirle uno specifico significato. Prima di Droysen, infatti, l'Ellenismo era considerato un periodo di decadenza, sia dal punto di vista letterario che storico (per esempio le poleis furono conquistate dai macedoni) poiché era d'obbligo il confronto con il quinto e il quarto secolo. Droysen invece conferisce importanza storica al periodo poiché lo pone sotto una luce completamente diversa, vedendolo come articolazione centrale di una triade costituita da Età classica, Età ellenistica ed Età cristiana.
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L'Età classica trasmette la sua eredità all'Età cristiana proprio attraverso l'Ellenismo: il cristianesimo diventa quindi la sintesi dei due momenti precedenti. Il ruolo fondamentale dell'Ellenismo è quello di essere un periodo di mescolanza di culture (greca e orientale) e di una conseguente esplosione creativa.