L'epigramma in età ellenistica
Sviluppo e importanza del genere dell'epigramma in età ellenistica, con cenni a Leonida e confronto con Eroda per il modo di presentare la vita degli umili (3 pagine formato doc)
Il
termine epigramma in origine aveva lo stesso significato di epigrafe,
che vuol dire iscrizione; poi si staccano e l'epigramma diventa un
genere letterario.
Prima l'epigramma era un'iscrizione vera e propria, uno dei primi fu scritto da Simonide per i caduti alle Termopili, era anche un'epigrafe, incisa davvero; anche Euripide ne aveva scritto uno.
L'epigramma, come genere autonomo, nasce nel V secolo, ma non ha ancora l'importanza che aveva in epoca ellenistica. Il primo vero epigramma, non più nel senso di iscrizione, è sulla coppa di Nestore, VIII secolo: ha un'iscrizione di tre versi, un trimetro giambico e due esametri: è strano! Non è la metrica dell'epoca ellenistica (distici elegiaci).
In epoca ellenistica questo genere è
importante perchè più libero, diventa una sorta di
poesia "lirica" in cui si può dire di tutto, non ha
vincoli neanche metrici (il metro preferito è il distico
elegiaco). Il Rossi ha sostenuto che la sua grande diffusione in
quest'epoca sia dovuta, oltre alla brevità, al divorzio fra
poesia e musica: prima la poesia era legata alla musica, aveva un
ritmo musicale, ora alla diffusione orale si sostituisce quella
scritta; non si devono più seguire canoni metrici.Prima l'epigramma era un'iscrizione vera e propria, uno dei primi fu scritto da Simonide per i caduti alle Termopili, era anche un'epigrafe, incisa davvero; anche Euripide ne aveva scritto uno.
L'epigramma, come genere autonomo, nasce nel V secolo, ma non ha ancora l'importanza che aveva in epoca ellenistica. Il primo vero epigramma, non più nel senso di iscrizione, è sulla coppa di Nestore, VIII secolo: ha un'iscrizione di tre versi, un trimetro giambico e due esametri: è strano! Non è la metrica dell'epoca ellenistica (distici elegiaci).