Personaggio di Medea
Differenze tra il personaggio di Medea in Euipide e in Apollonio Rodio (1 pagine formato doc)
La Medea di Apollonio si crea sullo sfondo del capolavoro di Euripide, un modello con il quale non era possibile evitare il confronto La vicenda di Medea, principessa orientale fuggita per amore e trapiantata nel mondo greco, diverso da lei e che la sente come estranea, rientra nel ciclo mitico di Giasone e degli Argonauti, La principessa-maga ha aiutato il suo eroe con tutte le risorse possibili, il che ha significato bruciarsi la terra alle spalle.
RITRATTO DELLA FIGURA DI MEDEA (Clicca qui >>)
Nella rappresentazione del percorso affettivo di Medea e del maturare della sua passione per Giasone si è vista l'influenza dell'immagine dell'eroina creata da Euripide. La Medea di Euripide e quella di Apollonio hanno la medesima fattiva intraprendenza ed entrambi gli autori ricorrono alla tecnica di rappresentare non tanto l'azione in sé, quanto piuttosto l'evolversi del dramma interiore di riflessione e risoluzione della protagonista. Se il personaggio di Apollonio Rodio presuppone quello di Euripide, se ne discosta anche per aspetti significativi.
SINTESI DELLA MEDEA DI EURIPIDE (Clicca qui >>)
Il poeta alessandrino mira chiaramente ad attenuare l'immagine di una Medea diabolicamente violenta e sanguinaria, che apparteneva alla tradizione del mito e che Euripide aveva accentuato. La donna vive il suo dramma psicologico e trascorre ore di ansia, in preda al desiderio d'amore e al dubbio angoscioso se aiutare gli stranieri entrando in conflitto con il padre. Superata persino la tentazione del suicidio, vinta dalla forza dell'amore per volontà degli dèi, la donna accorda all'eroe il suo aiuto e ottiene la promessa della fuga in Grecia e delle nozze.
IL MITO DI MEDEA (Clicca qui >>)
Al personaggio fu conferita una potenza di suggestione così intensa, che permise di farne veicolo espressivo nelle più svariate situazioni storiche e socio-culturali: come tutte le grandi creazioni dell'umanità, è ben lungi dall'avere esaurito le sue potenzialità, i suoi significati, i suoi modi di trafiggere i cuori e gli intelletti.
Ha esitato a lungo, si è interrogata, ha avuto dubbi e paure; poi, compiuta la scelta, ha messo a tacere ogni remora. RITRATTO DELLA FIGURA DI MEDEA (Clicca qui >>)
Nella rappresentazione del percorso affettivo di Medea e del maturare della sua passione per Giasone si è vista l'influenza dell'immagine dell'eroina creata da Euripide. La Medea di Euripide e quella di Apollonio hanno la medesima fattiva intraprendenza ed entrambi gli autori ricorrono alla tecnica di rappresentare non tanto l'azione in sé, quanto piuttosto l'evolversi del dramma interiore di riflessione e risoluzione della protagonista. Se il personaggio di Apollonio Rodio presuppone quello di Euripide, se ne discosta anche per aspetti significativi.
SINTESI DELLA MEDEA DI EURIPIDE (Clicca qui >>)
Il poeta alessandrino mira chiaramente ad attenuare l'immagine di una Medea diabolicamente violenta e sanguinaria, che apparteneva alla tradizione del mito e che Euripide aveva accentuato. La donna vive il suo dramma psicologico e trascorre ore di ansia, in preda al desiderio d'amore e al dubbio angoscioso se aiutare gli stranieri entrando in conflitto con il padre. Superata persino la tentazione del suicidio, vinta dalla forza dell'amore per volontà degli dèi, la donna accorda all'eroe il suo aiuto e ottiene la promessa della fuga in Grecia e delle nozze.
IL MITO DI MEDEA (Clicca qui >>)
Al personaggio fu conferita una potenza di suggestione così intensa, che permise di farne veicolo espressivo nelle più svariate situazioni storiche e socio-culturali: come tutte le grandi creazioni dell'umanità, è ben lungi dall'avere esaurito le sue potenzialità, i suoi significati, i suoi modi di trafiggere i cuori e gli intelletti.