Epidemiologia delle malattie infettive
Appunti sulle malattie a trasmissione aerea, a trasmissione oro-fecale, antropozoonosi, trasmesse da vettori, virosi ematogene, a trasmissione sessuale (16 pagine formato pdf)
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE INFETTIVE
Cap 2: EPIDEMIOLOGIA MALATTIE INFETTIVE
MALATTIE INFETTIVE A TRASMISSIONE AEREA
Le malattie a trasmissione aerea sono una delle cause maggiori di morbosità e mortalità.
Sono caratterizzate da un’elevata contagiosità in quanto sono trasmesse “person to person”; i fattori predisponenti sono sia ambientali e climatici sia sociali. La profilassi è essenzialmente farmacologica con l’uso di vaccini, somministrazione di immunoglobuline o chemioprofilassi antibiotica.
EPIDEMIOLOGIA GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Differite. Origine: Corynebacterium diphtheriae (o bacillo di Klebs-Loeffler)
Generalità: Malattia infettiva, acuta e contagiosa con 3 tipi di colonie: mitis (piccole, liscie e rotonde, emolitiche); gravis (grandi, non emolitiche, con germi a forma cocco-bacillare); intermedis (caratteristiche intermedie).
Il bacillo viene inattivato dalla luce solare, dal calore e dalla maggior parte dei comuni disinfettanti
Sorgente. Uomo: malato o portatore (sano e convalescente)
Trasmissione. In maniera diretta, oppure indiretta mediata da oggetti d’uso comune
Periodo di incubazione: Da 2 a 7 giorni.
Esordio clinico. Febbre poco elevata, cefalea, vomito, dolore di gola; infiammazione con ingrossamento e dolenzia dei linfonodi mascellari laterocervicali
Casi particolari. Laringite difterica: periodo disfonico con raucedine fino alla totale ostruzione del lume faringeo e conseguente morte per asfissia
Rinite difterica: secrezione purulento-ematica
Forma rare: oculare interessamento della congiuntiva, a carico dell’orecchio medio, delle mucose genitali, della cute, delle ferite
Notifica. Obbligatoria di classe I, con consigliato isolamento ospedaliero del malato
Accertamento diagnostico. Esame batterioscopico e culturale dell’essudato faringeo
Pulizia. Disinfezione continuativa dei materiali patologici, al termine della malattia l’ambiente va disinfettato
Vaccinazione. Obbligatoria con anatossina per 3 somministrazioni unitamente a quella tetanica, al III mese, dopo 6-8 settimane e al X-XI mese di vita. La vaccinazione conferisce immunità contro tossina e non contro lo stato di portatore.
Le malattie infettive: riassunto
EPIDEMIOLOGIA E PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE
Influenza. Origine. Famiglia Ortomixoviridae, virus a RNA con simmetria elicoidale, soggetto a mutazioni
Generalità. Malattia infettiva, acuta ed altamente contagiosa, a decorso generalmente benigno, che colpisce le vie respiratorie superiori ed inferiori.
Il virus viene inattivato se esposto al calore a 56°C per pochi minuti, all’etere, ai raggi UV ed ai comuni disinfettanti
Sorgente. Uomo: ammalato o portatore sano. Il serbatoio dell’infezione è invece dato da alcuni mammiferi inferiori
Trasmissione. In maniera diretta, ovvero per via aerea
Periodo di incubazione. Breve, uno o due giorni
Esordio clinico. Rino-tracheo-bronchite febbrile associata a malessere, artromialgie, nausea, vomito e diarrea. La febbre aumenta rapidamente; mentre la malattia si esaurisce in 3-6 giorni, lasciando una profonda astenia
Casi particolari. Complicanze broncopolmonari dovuto a sovrapposizione batterica
Scompenso nei cardiopatici cronici e nei diabetici.
Profilassi delle malattie infettive, appunti
PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Aborto nelle donne in gravidanza.
Notifica. Obbligatoria di classe I, solo in caso di isolamento virale
Accertamento diagnostico. In corso di epidemie basta la sintomatologia clinica, se necessario si ricorre all’isolamento del virus dall’orofaringe, dal nasofaringe e dalla saliva
Pulizia. Non esistono metodi di disinfezione e pulizia per prevenire l’insorgenza del virus
Vaccinazione. Con virus interi inattivati, a virus uccisi, a virus vivi attenuati e a sub unità. Lo stato immunitario dura poco più di tre mesi, ma bisogna ricordare che la vaccinazione previene la malattia solo se il vaccino viene allestito con gli stipiti specifici. La somministrazione è unica e per via sottocutanea o intramuscolo, ma deve essere ripetuta ogni anno.