Hacker: chi sono e cosa fanno
Appunto sulla storia e classificazione degli hacker: chi sono e cosa fanno (1 pagine formato doc)
HACKER: CHI SONO E COSA FANNO
Chi sono gli hackers?
Gli hackers sono coloro che si esaltano nell’affrontare sfide informatiche.
Hanno grandi capacità logico deduttive, amano esplorare le possibilità offerte da un sistema informatico e mettere alla prova le proprie capacità. Le principali caratteristiche che accomunano gli hackers sono la curiosità, la creatività, la ricerca della perfezione, la sfida nel superare i limiti, un’intelligenza sopra la media e la convinzione che la libera informazione sia il presupposto necessario per il progresso della società.
Comunemente si associa il termine hacker viene associato ai criminali informatici, ma in questo caso la definizione è "cracker". Il cracker, termine nato nel 1985, è quindi colui cioè che si introduce nei sistemi con lo scopo di compiere atti vandalici o furti e con il termine cracking vengono pertanto definiti li accesso abusivo o li atto idoneo a eliminare le protezioni software.
Tesina sul crimine informatico
HACKER COSA FANNO
UN PO’ DI STORIA
La storia degli hacker si è inevitabilmente intrecciata con la storia della tecnologia.
Il termine hacker deriva da hack che letteralente indica gli scherzi elaborati con cui si divertivano gli studenti del Mit (Massachussetts institute of technology) di Cambrige.
Fu all'interno del Mit, che negli anni 50, si formò e sviluppò l'Etica hacker e quel rapporto uomo-macchina destinato a cambiare la vita di noi tutti.
Fino agli ultimi anni sessanta la comunità hacker del Mit era impegnata ad hackerare le macchine di cui disponeva, studiandone il sistema, progettando assemblatori, creando programmi migliori, al fine di renderle sempre più efficienti. Gli anni settanta videro l'applicazione dell'etica hacker su scala maggiore.
Ideologia Hacker: tesina di comunicazione
COSA RIESCE A FARE UN HACKER
Da quanto scritto da Steven Levy nella prefazione del suo libro “Hackers. Gli eroi della rivoluzione informatica”, l’etica hacker si basa sull’accesso al computer in modo illimitato, sulla condivisione e sul libero accesso alle tecnologie informatiche. Infatti gli hacker credono profondamente che le informazioni siano patrimonio dell’umanità, alla pari dell’acqua, dell’aria e delle risorse naturali e che per questa ragione debbano essere utilizzate per migliorare le condizioni di vita della collettività.
All'inizio degli anni ottanta la febbre del computer, iniziata in piccoli negozi di software, esplose nei grandi magazzini e nei punti vendita specializzati, proponendo prodotti sia professionali che familiari.
E si attribuisce proprio agli hacker il contribuito a questa espansione ed alla creazione di nuove società di hardware e software.
DAI CYBERCRIMINALI AGLI HACKER ETICI
Sulla base di una relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza elaborata dal Dipartimento Informatico per la Sicurezza, vi sono tre categorie di hacker:
- I black hat, gli hacker immorali, sono i tipici cyber-criminali che violano sistemi informatici per fini prettamente economici o con intenti criminali.
- I grey hat sono coloro che non desiderano farsi etichettare in alcun modo e che non agiscono per fini criminali ma solo per il desiderio di esplorare il sistema.
- I white hat sono coloro che collaborano con aziende, forze dell’ordine o enti governativi per proteggere i sistemi informatici testandone le eventuali vulnerabilità o per partecipare ad operazioni contro la criminalità informatica.