Inglese: la pronuncia
Inglese: appunti sulla pronuncia, le consonanti e le vocali (2 pagine formato doc)
INGLESE: PRONUNCIA
Inglese.
• Un famoso comico italiano diceva che in inglese si scrive Shakespeare (pronunciato all’italiana) e si pronuncia Liverpool. Infatti soltanto la "a" si pronuncia in otto maniere diverse, secondo la parola.
• Regole ed eccezioni sono molte, come in qualsiasi altra lingua, ma l’inglese, che ha una grammatica molto semplice, è complicato per la sua pronuncia. Gli americani poi, abituati a sentir parlar gli altri in inglese, generalmente non si preoccupano di studiare lingue straniere, e se non si pronuncia bene (secondo la pronuncia locale di ogni stato o città) non capiscono e ti dicono "Spell please", compita, cioè pronunciami lettera per lettera. Non è raro il caso che anche tra loro succeda la stessa cosa quando odono una parola che non conoscono.
• In conclusione la pronuncia inglese è così complicata che appena udendola s’impara.
COME PRONUNCIARE LE PAROLE IN INGLESE: VOCALI E CONSONANTI
Vocali:
• Generalmente hanno il suono alfabetico le vocali in parole che terminano in vocale o quando formano da sole una sillaba; esempi: cube (cubo), sold (venduto), gold (oro).
• Hanno un suono simile a quello italiano le parole che terminano in consonante e in sillaba accentuata; esempi: bag (borsa, valigia), slip (dormire), self (medesimo), bat (bastone o pipistrello).
• La "a" ha un suono simile a quello italiano in parole terminanti in "th" o "r"; esempi: bath (bagno), math (matematica).
• La "y" suona "ai" se è semivocale; esempi: cry (piangere), fly (volare). La "y" suona "i" se è consonante in principio di parola; esempi: year (anno), yes (sì)
Consonanti:
• Alcune consonanti ("b", "w") in finale di parola, sono mute, e anche nelle combinazioni "mb", "mber", ecc., e la "w" davanti alla "r", la "k" davanti la "n", la "p" davanti la "s", la "t" in determinate parole; esempi: comb (pettine), climb (scalare), shadow (ombra), wrong (sbagliato), plumber (stagnino), knight (cavaliere), know (sapere), listen (ascoltare), fasten (stringere).
• La "ch" suona "k" davanti a parole d’origine greca; esempi: chemistry (chimica), architecture (architettura), archeology (archeologia).
• La "g" suona "g" italiana in parole d’origine latina, suona "gh" nelle altre, ma è muta davanti la "n", con eccezioni; esempi: get (ottenere), got (ottenuto), sovereign (re), sign (firma), ignore (ignorare).
• La "gua" e la "gue" hanno la "u" muta e si pronunciano "ga", "ghe"; esempi: guest (ospite), guardian (guardiano).
• La "ph" a volte suona "f", in altre parole suona "v"; esempi: pamphlet (foglietto), Philadelphia, Stephen (Stefano).
• Il suffisso "tion" in fine parola suona "scion"; esempi: mention (menzionare), explanation (spiegazione), nation.
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