Riassunto sul Cinquecento
Riassunto sul Cinquecento: il Rinascimento, il primato di Roma, la pittura veneziana, il manierismo, l'architettura e la scultura (2 pagine formato doc)
RIASSUNTO SUL CINQUECENTO
Il Cinquecento - Il Rinascimento.
Il primato di Roma. Se nel Quattrocento Firenze era stata la città italiana più all’avanguardia in ambito culturale e artistico, adesso tale primato passa a Roma. Ciò avviene a partire dal 1503 con l’elezione di papa Giulio II, che convoca artisti come Donato Bramante (1444-1514), Raffaello Sanzio (1475-1520) e Michelangelo Buonarroti (1475-1564) ai quali affida l’incarico di ridisegnare il volto della città e di realizzare cicli pittorici e scultorei che celebrino la grandezza della Chiesa. Modello di riferimento per questi artisti sono prevalentemente le opere dell’antichità classica, rivisitate a seconda dei fini che ognuno di loro si prefigge. Michelangelo, ad esempio attribuisce all’arte il compito di esprimere le idee e i sentimenti dell’artista, che deve selezionare gli aspetti migliori della natura e dei precedenti classici per realizzare opere perfette, secondo un modello di bellezza ideale. Raffaello, invece, riprende la tradizione quattrocentesca e la rielabora in una visione equilibrata che riflette la bellezza e l’armonia di un mondo ideale.
Il Cinquecento è il secolo del Rinascimento. Con questo termine si indica un periodo di rinnovamento culturale che prende avvio a Firenze a partire dal XV secolo e che coinvolge tutti i rami del sapere umanom influendo profondamente sul modo di fare e di concepire la cultura. Dalla città toscana, le novità introdotte in filosofia, letteratura, scienza e arte si diffondono nel corso del XVI secolo negli altri centri della penisola e, successivamente, in tutta Europa.Il primato di Roma. Se nel Quattrocento Firenze era stata la città italiana più all’avanguardia in ambito culturale e artistico, adesso tale primato passa a Roma. Ciò avviene a partire dal 1503 con l’elezione di papa Giulio II, che convoca artisti come Donato Bramante (1444-1514), Raffaello Sanzio (1475-1520) e Michelangelo Buonarroti (1475-1564) ai quali affida l’incarico di ridisegnare il volto della città e di realizzare cicli pittorici e scultorei che celebrino la grandezza della Chiesa. Modello di riferimento per questi artisti sono prevalentemente le opere dell’antichità classica, rivisitate a seconda dei fini che ognuno di loro si prefigge. Michelangelo, ad esempio attribuisce all’arte il compito di esprimere le idee e i sentimenti dell’artista, che deve selezionare gli aspetti migliori della natura e dei precedenti classici per realizzare opere perfette, secondo un modello di bellezza ideale. Raffaello, invece, riprende la tradizione quattrocentesca e la rielabora in una visione equilibrata che riflette la bellezza e l’armonia di un mondo ideale.
500 e 600 in Europa: storia
IL CINQUECENTO ARTE
La pittura veneziana. Contemporaneamente, a Venezia Giorgione (1477-1510) e il suo allievo Tiziano Vecellio (1488-1576) conducono ricerche sul colore: grazie a questi due artisti, si sviluppa una nuova tecnica pittorica, nota come pittura tonale, in cui la luce e il colore diventano gli elementi fondamentali della composizione.
Il Manierismo. Tra il 1520 e il 1590 tra Firenze e Roma si sviluppa una nuova corrente artistica che prende il nome di Manierismo. I maniersti assimilano la lezione di Raffaello e di Michelangelo, superandone il classicismo, e nelle loro opere annullano completamente ogni rapporto con la realtà e con la natura: tesa esclusivamente a esaltare i sentimenti, anche a costo di deformare le figure e la loro espressività, la pittura manierista raggiunge risultati di grande valore artistico nelle opere di Rosso Fiorentino (1495-1540) e Jacopo da Pontormo (1494-1557).
Il Manierismo. Tra il 1520 e il 1590 tra Firenze e Roma si sviluppa una nuova corrente artistica che prende il nome di Manierismo. I maniersti assimilano la lezione di Raffaello e di Michelangelo, superandone il classicismo, e nelle loro opere annullano completamente ogni rapporto con la realtà e con la natura: tesa esclusivamente a esaltare i sentimenti, anche a costo di deformare le figure e la loro espressività, la pittura manierista raggiunge risultati di grande valore artistico nelle opere di Rosso Fiorentino (1495-1540) e Jacopo da Pontormo (1494-1557).
IL 500 ARCHITETTURA
L’architettura. I due più importanti architetti del secolo sono Donato Bramante (1444-1514) e Michelangelo. Il primo opera a Milano (chiesa di Santa Maria delle Grazie) e a Roma (tempietto di San Pietro in Montorio), mentre il secondo è attivo agli inizi del secolo a Firenze (Sagrestia nuova, Tombe medicee e Biblioteca Medicea-Laurenziana) e poi, fino alla morte, a Roma (Cupola di San Pietro e Piazza del Campidoglio).