Carducci
Dispensa sulla vita, opere e analisi delle principali poesie di Carducci (4 pagine formato pdf)
GIOSUE' CARDUCCI
Nasce in Toscana nel 1835, trascorse la sua infanzia a Bolgheri.
Copie gli studi a Firenze e a Pisa. La vita di Carducci è caratterizzata dall’insegnamento, giungendo nel 1860 a Bologna, professore universitario. Morto a tre anni suo figlio Dante, venne nominato senatore del Regno d’Italia e venne premiato nel 1906 con il premio Nobel. Una vita dal punto di vista della produzione poetica e
ideologico divisa in due parti.
La prima parte si ha un Carducci ribelle e libertario, critica in modo molto aspro la monarchia, con rammarico deve constatare la decadenza degli ideali rinascimentali, come i giovani del suo tempo.
È anticlericale in questo periodo, si caglia contro la Chiesa, esalta il progresso, un tema molto vivo in questi anni. È legato al positivismo, al razionalismo, celebra la scienza e il progresso, nell’Inno a Satana decanta le ferrovie, la scienza. Da giovane è molto legato al mondo classico con i suoi valori, riconosce
i valori mancanti nel presente, come l’edonismo, la ricerca del piacere e la ritrova nel mondo classico, mentre critica i limiti del cristianesimo.
Andando a contatto con gli ordini monarchici, dal 1880 in poi, si avvicina alla monarchia, lui che aveva tanto esaltato i valori repubblicani, diventa monarchico. Sostiene governi molto autoritari, come quello del Crispi. Nel bene e nel male diventa il poeta ufficiale dell’Italia conservatrice. Si avvicina anche al Papa e alla religione. È molto contraddittorio.
Il Carducci è un personaggio che in qualche modo partecipa al classicismo, al romanticismo che non si è ancora esaurito, anticipando anche il Decadentismo. Esprimeva la nostalgia dei valori del passato che stavano per essere superati, era il poeta abate di una società ancora legata al vecchio mondo di valori.
Influssi classici: Carducci fu un grande lettore di classici, ad esempio il rapporto con Orazio perché si riconosceva nel sano amore per la vita, la dimensione edonistica, il fuoco, il vino, il carpe diem, ma vissuto in maniera equilibrata. Questo classicismo che caratterizza il periodo giovanile, lo pone in opposizione al romanticismo legato alla religione o al sentimento. Ama la sanità morale degli antichi.