Machiavelli: storia e letteratura

Riassunto di storia e letteratura su Niccolò Machiavelli. La vita, le opere e il pensiero (2 pagine formato doc)

Appunto di paolascollo

MACHIAVELLI: STORIA E LETTERATURA

Niccolò Machiavelli. Machiavelli nasce nel 1496 a Firenze da famiglia borghese e ben inserita nel tessuto urbano cittadino.

Ebbe una formazione umanistica fondata sui classici latini. Machiavelli, piuttosto che alla cultura platonica presente allora a Firenze, sembra collegarsi a quella aristotelica e averroistica. Da ciò ne deriva il disaccordo con le posizioni religiose di Savonarola, il quale si rifaceva alla cultura platonica.
Della tradizione fiorentina Machiavelli riprende anche il filone che vede l’intellettuale attivo in politica in prima persona. Dopo la caduta di Savonarola Machiavelli fu nominato responsabile della seconda cancelleria e poi segretario dei Dieci di Balìa, un organo preposto alla politica estera quindi egli vive immerso nella politica, fa esperienza ed entra in contatto con diversa gente; assimila inoltre il linguaggio specialistico della cancelleria e ciò inciderà sul registro delle opere.

Niccolò Machiavelli: vita e pensiero

MACHIAVELLI: RIASSUNTO

Machiavelli partecipò a varie missioni diplomatiche all’estero tra cui quella presso Cesare Borgia, il Valentino.

Nel 1506 è eletto segretario della Magistratura dei Nove ufficiali dell’ordinanza e della milizia fiorentina. Sfruttando questa sua carica, ottenne la possibilità di procedere all’arruolamento di uomini del contado e di creare un esercito non mercenario,ritenuto da lui poco affidabile. Nel 1512 la Repubblica Fiorentina cade e i Medici rientrano a Firenze mentre Machiavelli, esonerato da ogni incarico, si ritira in un suo podere nelle vicinanze di Firenze; l’anno successivo si dedica alla stesura del Principe e dei Discorsi sulla prima Deca di Tito Livio. È un periodo dedicato agli studi e all’attività letteraria, sperando che i Medici lo richiamino a impegni politici: scrive la Mandragola e su ordine dei Medici successivamente le Istorie fiorentine. Machiavelli muore nel giugno 1527.

MACHIAVELLI: SPIEGAZIONE

Machiavelli intreccia spunti offerti dalla tradizione classica con esperienza contemporanea. I fatti attuali vengono visti alla luce del passato. Principio di ciò è un convincimento del fatto che il comportamento degli uomini è dominato da sempre dalle stesse abitudini,passioni,ecc.: guardando i fatti del passato è possibile contrastare gli avvenimenti contemporanei. La storia assume quindi un valore propedeutico. Da questo punto di vista si rifà al motto di Cicerone del De Oratore: historia est magister vitae. Quest’ultimo viene però agiornato: prevalgono le spinte egoistiche dell’uomo,l’agire è dominato dalla natura stessa dell’uomo che non cambia. Per Machiavelli lo Stato è un organismo naturale: è soggetto alla nascita,sviluppo e ampliamento, decadenza e morte(visione ciclica della storia). Per cercare di mantenersi lo Stato deve rafforzare gli argini di difesa; questo proposito usa una metafora: lo Stato come le piante deve mettere solide radici(chiamate barbe).