Carlo Goldoni

Appunto sulla vita, opere e pensiero di Goldoni (5 pagine formato doc)

Appunto di robertina95
CARLO GOLDONI
Goldoni nacque a Venezia nel 1707.
Trascorse l’infanzia a Venezia ,proveniente da una famiglia borghese. Nel 1719 il padre lo condusse a Parigi per iniziare la sua formazione culturale nel collegio dei Gesuiti, in quegli anni Goldoni iniziò a leggere i classici del tetro greco e latino ed ebbe occasione di sperimentare l’arte drammatica recitando “SORELLINA DI DON PILONE” del commediografo Gigli.
La sua formazione scolastica seguì percorsi tortuosi, il padre volle avviarlo allo studio della filosofia,il ragazzo che non aveva perso la passione per il teatro,fuggì via mare con gli attori di una compagnia teatrale di passaggio in città. Qualche tempo dopo i genitori lo mandarono a studiare giurisprudenza a Pavia,ma il giovane fu espulso dalla scuola. 


Tornato a Chioggia si dedicò alla composizione delle prime opere teatrali.
Nel 1731 il padre venne a mancare improvvisamente e il giovane Carlo,trasferitosi con la madre a Venezia e conseguita la laurea in legge presso l’Università di Padova,cominciò a lavorare come avvocato,senza mai abbandonare la vocazione di attore e scrittore per il teatro.
Infatti nel 1734 Goldoni mise in scena la prima opera BELISARIO che piacque molto a Giuseppe Imer,capocomico della compagnia che recitava al teatro San Samuele di Venezia. Così fu assunto come poeta comico della compagnia,iniziando la propria carriera di professionista nel mondo del teatro. In seguito si stabilì a Venezia,dove intensificò la produzione per la compagnia dell’Imer. In quegli anni operosi Goldoni si specializzò sempre più nel genere commedia, riformando il genere precedente della commedia dell’arte.


Le prime novità comparvero nel MOMOLO CORTESAN composta nel 1738. In questo testo l’autore proponeva un CANOVACCIO TRADIZIONALE,nel quale però la PARTE DEL PROTAGONISTA ERA SCRITTA battuta per battuta. Negli anni successivi produsse altri testi come DONNA DI GARBO. I guadagni però ancora magri pertanto Goldoni contrasse molti debiti. Così per un breve periodo tornò a svolgere la professione di avvocato. Ma Goldoni tornò presto a dedicarsi  di nuovo al teatro: un attore Antonio Sacchi in arte “Truffaldino” gli commissionò una commedia,ne nacque ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI, un testo ibrido; un misto tra commedia dell’arte e nuova commedia.