Decadentismo, Pascoli e D'annunzio
Analisi approfondita della corrente decadente e Simbolista. Vengono inoltre trattati Pascoli e D'annunzio riprendendo le loro vite e le loro opere (13 pagine formato pdf)
Introduzione
Movimento che si colloca nell’ultimo ventennio dell’Ottocento, dove trova il maggior sviluppo.
Le grandi innovazioni portate avanti dal Decadentismo si proiettano all’inizio del Novecento, le figure di Svevo e Pirandello sono collegate per alcuni a questo movimento. Ora si prenderà in considerazione
l’ultimo ventennio dell’Ottocento.
È un periodo caratterizzato dalla crisi del Positivismo, il realismo del Secondo Ottocento. La realtà non è completamente conoscibile dall’uomo e non attraverso metodi scientifici, oltretutto viene meno quella fiducia nella scienza e nel progresso, spinta dalla Seconda Rivoluzione Industriale, adesso con il
sistema capitalistico industriale viene evidenziata la condizione negativa del proletariato. Si capisce che la realtà non è riconducibile all’apparenza, perché esiste una realtà misteriosa al di là delle cose che non può essere indagata con metodi scientifici, ma con quelli irrazionali.
Il nome Decadentismo fa emergere il concetto dispregiativo di decadenza del periodo, in realtà il termine deriva da una poesia di un poeta francese Verlaine usato per evidenziare la fine di un periodo culturale con solidi valori e con certezze. Essi sono come alla fine dell’impero. Da questo sonetto con
un certo orgoglio i decadenti si fregiano di questo nome.
I precursori del movimento e i relativi esponenti sono i Simbolisti francesi.
Il Decadentismo ha in sé due grandi correnti: il Simbolismo e l’Estetismo, queste due in alcuni poeti convivono, come in D’Annunzio, in Pascoli vi è più Simbolismo.
Simbolisti
Decadentismo
Sono dei poeti che percepiscono una sorta di inquietudine e di crisi di valori. Volevano cambiare i valori di un presente che non può dare risposte, detti anche i Poeti Maledetti. Avevano delle vite difficili, uso di droga, vite molto disordinate, il cui disordine corrispondeva alla mancanza di certezze.
Questi Simbolisti elaborano un tipo di letteratura che va al di là del Verismo, analizzano una realtà senza certezze e insinuano l’idea che la realtà è molto più complessa, vi sono corrispondenze di fatti che nella realtà non sono collegabili.