Il Romanticismo tedesco: caratteristiche e poeti

I caratteri generali del romanticismo tedesco: Goethe, Schelling, Novalis e fratelli Schlegel (3 pagine formato doc)

Appunto di lily91potter

ROMANTICISMO TEDESCO: CARATTERISTICHE E POETI

Il Romanticismo tedesco: Goethe, Schelling, Novalis e fratelli Schlegel.

Si può propriamente affermare che il Romanticismo nasce in Germania. Già nel corso del Settecento gli intellettuali dell’area germanica avevano manifestato una certa insofferenza dovuta alla situazione che si stava venendo a creare con la progressiva evoluzione in senso industriale del sistema economico – sociale, evoluzione che stava cominciando ad emarginarli e a scalzarli dal ruolo centrale che avevano sempre rivestito.
Allora comincia a formarsi, in polemica con il razionalismo settecentesco, una nuova corrente che vede la sua prima formulazione nel movimento dello Sturm und Drang, ovvero “Tempesta e Impeto”, denominazione desunta dall’omonima tragedia di Max Klinger.
Questo movimento contiene già la matrice del Romanticismo stesso, anche se inizialmente è interpretato principalmente come anti-illuminismo e anti-classicismo.
Si contrappone dunque alla ragione il sentimento, al materialismo l’idealismo, lo storicismo all’antistoricismo, e l’individualismo, inteso come valorizzazione dell’unicità del “genio creatore”, al rispetto dei canoni e l’omologazione stilistica tipica del classicismo.
Oltre al già citato Max Klinger, i principali esponenti di questo movimento, che sviluppano lo Sturm und Drang fino ad elaborare il romanticismo vero e proprio, sono Johann Herder, Friedrich Schiller, il celeberrimo Johann Wolfgang Goethe, e altre due scuole di letterati e filosofi gravitanti intorno alle città di Jena e di Heidelberg.

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ROMANTICISMO TEDESCO, GOETHE

Tra questi mi sembra doveroso spendere qualche parola su GOETHE (1749-1832).

Il pensiero di Goethe risente molto dell’influenza dell’ossianesimo (I Canti di Ossian di James Macpherson), e della figura di Herder. In età giovanile aderisce allo Sturm und Drang: questa è la cosiddetta fase titanica del suo pensiero, la fase in cui si concentra sulla ribellione dell’individuo contro la Natura, un po’, se vogliamo, come il titanismo di Leopardi.
In seguito ad una delusione amorosa, nel 1774 scrive “I dolori del giovane Werther”, un romanzo epistolare che influenzerà molto la composizione de “Le Ultime lettere di Jacopo Ortis” di Foscolo.
Quest’opera ebbe un grande successo e permise a Goethe di entrare a pieno diritto nell’ambiente dei grandi autori in campo internazionale.
Sullo slancio di questo successo Goethe, nel ’74, inizia a scrivere la prima versione del Faust. Da notare che alla versione definitiva di quest’opera sarebbe giunto solo dopo 58 anni.
Fin qui dobbiamo precisare che il carattere di Goethe non è particolarmente impetuoso o irruente. Anche nell’età del titanismo, Goethe raramente raggiunge la veemenza che caratterizza numerosi altri autori romantici. Rispetto agli altri romantici, Goethe preferisce toni più soffusi (il che va inteso sempre in maniera relativa dato che la sua prima opera importante si conclude con un suicidio).
Comunque un viaggio in Italia avvenuto nel 1786 contribuisce a smussare ulteriormente i caratteri della sua poetica il che lo avrebbe portato, con il tempo, a raggiungere un certo equilibrio tra le istanze romantiche e il bisogno classico di equilibrio e di armonia.
Un’opera importante di questo periodo è il Torquato Tasso, nel quale si manifesta il contrasto tra la folle tendenza all’eccesso del Tasso e il bisogno di equilibrio della società a lui contemporanea.

ROMANTICISMO TEDESCO, LETTERATURA

Mentre in Europa imperversava la Rivoluzione Francese, Goethe lavora intensamente al Faust.
Nel frattempo muore l’amico Schiller, altro autore che come lui aveva rinnegato l’eccesso impetuoso che stava caratterizzando il movimento romantico in Germania. La conseguenza è che Goethe, che ormai ha raggiunto uno stadio di pacata sensibilità, si sente sempre più estraneo alla sua patria. In questo periodo scrive anche le “Affinità elettive”. Con l’inizio dell’età della Restaurazione, Goethe si dedica alla poesia orientale, subendo il fascino del misticismo tipico di quella cultura.