I Malavoglia

Analisi dettagliata dell'opera di Giovanni Verga "I Malavoglia" (2 pagine formato doc)

Appunto di taroz101
GENESI DELL’OPERA = sul modello dei naturalisti francesi.
Verga mostra di voler creare un ciclo di romanzi(come Zola) che indaghino i diversi livelli della società: I Malavoglia, Mastro Don-Gesualdo, La Duchessa di Leyra, L’Onorevole Scipioni, L’uomo di lusso. I Malavoglia escono nel 1881 e sono un clamoroso fiasco sia di pubblico che di critica. Nella prefazione allude subito al carattere scientifico,documentaristico, dell’opera(para addirittura di “studio”) e alla riflessione sulla natura ambivalente del progresso dell’umanità  chi tenta di mutare il proprio stato è condannato al fallimento (‘Ntoni). È evidente il pessimismo verso la modernità e la storia. L’AMBIENTE = Aci Trezza è un paesino sulla costa siciliana a nord di Catania.
Attorno alla famiglia protagonista del romanzo ruota l’universo paesano… le figure, coerentemente alla poetica del narratore interno al racconto, si presentano man mano da sole al lettore(il narratore non da più informazioni rispetto a quelle date dai personaggi stessi) creando un’iniziale confusione che scompare col progredire della lettura artificio voluto per dare l’illusione completa della realtà CONTRASTO TRA TRADIZIONE E MODERNITà = la vicenda prende il via quando i malavoglia tentano di migliorare le proprie condizioni passando dall’attività di pescatori a quella di commercianti (i lupini!!!)…dal naufragio della Provvidenza inizia il declassamento della famiglia. Padron ‘Ntoni affronta l’evento con l’orgogliosa ostinazione di salvaguardare l’onore e la tradizione della famiglia. Questo sentimento di saggezza antica, senso della continuità è in contrasto con la ricerca di cambiamento, miglioramento, di ‘Ntoni. SPAZIO = lo spazio di Aci Trezza è uno spazio chiuso. La collocazione interna del narratore regola l’intero sistema metaforico della narrazione che, rifacendosi alla cultura popolare, ricorre frequentemente a immagini tipiche del paesaggio trezzano. TEMPO = nell’ambiente rurale del paesino siciliano il tempo è scandito dal ritmo delle stagioni e dalle ricorrenze religiose. È un tempo ciclico, dominato dal ripetersi degli eventi, che offre una rassicurante tutela  la trasmissione della sapienza popolare e della sua esperienza è espressa dai proverbi. Il tempo lineare,evolutivo, è fuori dal paese, e per questo è inconciliabile con quello ciclico  tempi progresso diversi da tempi natura. Esempio significativo è l’allontanamento di ‘Ntoni da Aci Trezza: lascia il paese per scoprire la città, si sente inadeguato ad essa ma una volta tornato in paese anke questo gli è divenuto estraneo. LA LINGUA = la lingua che Verga cerca deve essere coerente con le nuove strade narrative e stilistiche  connotati regionali: coloriture dialettali, ricorre a dizionari e frasari siciliani. Dal p.d.v sintattico: prevalenza paratassi(accumulo delle proposizioni non organizzate in una prospettiva gerarchica), uso dei un generico “che” subordinate (anche la dimensione gram