L'infinito: parafrasi e considerazioni personali
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parafrasi e alcune considerazioni sulla poesia di Leopardi (2 pagine formato doc)
L'infinito: parafrasi e considerazioni personali.
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Mentre sta immaginando, sente il fruscio del vento che lo riporta alla realtà, e paragona quell'infinito silenzio al fruscio del vento tra le piante. E pensa all'eternità e alle epoche passate, ma anche alla vita di oggi, ed al suo suono.
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Spiegazione: "L'infinito" è un idillio scritto da Giacomo Leopardi. Con l'idillio si parte dal paesaggio e si fanno riflessioni filosofiche. Leopardi scrive questo idillio sul monte Tabor a Recanati. Una siepe gli impedisce la vista del paesaggio, e così si immagina uno spazio immenso. In questo idillio vi è una figura retorica molto frequente;l' enjambement che richiama il rapporto tra finito ed infinito.
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"L'infinito" è diviso in due parti perfettamente simmetriche che durano circa 7 versi e mezzo; la prima parte descrive il paesaggio mentre la seconda parte è più riflessiva. Le scelte lessicali di Leopardi si avvalgono dell'uso di parole vaghe, indefinite, che lasciano al lettore la possibilità di interpretare la poesia secondo il proprio stato d'animo, inoltre queste parole "annebbiate" danno un senso più lieve e poetico e rendono molto meglio l'idea d'infinito.
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